venerdì 19 luglio 2013

Uno sguardo all'Italia e al mondo.

Da: “Il Fatto Quotidiano del 17/07/2013” – Soffermatevi sui commenti; come sempre, chi ci vive dentro conosce la vera verità!!!

Gli stipendi dei bancari italiani: fino a 108 volte più alti di un impiegato
Nel 2011, l’ultimo anno per il quale sono disponibili informazioni, quasi cento dirigenti italiani hanno portato a casa uno stipendio totale superiore al milione di euro con una media di 1,64 milioni a testa. Un dato che, seppur in flessione ci colloca al quinto posto della classifica europea per numero di “top earners”
Nel 2011, l’ultimo anno per il quale sono disponibili informazioni, quasi cento dirigenti bancari italiani hanno portato a casa uno stipendio totale superiore al milione di euro con una media di 1,64 milioni a testa. Un dato che, seppur in flessione rispetto all’anno precedente, colloca la Penisola al quinto posto della classifica europea per numero di “top earners”, i manager più pagati dei vari istituti di credito del Vecchio Continente. Lo segnala la European Banking Authority (EBA) nell’ultimo report pubblicato. Nella graduatoria per numero di milionari svetta, manco a dirlo, il Regno Unito con oltre 2.400 dirigenti sopra la soglia dei sei zeri e una retribuzione media superiore al milione e 400 mila euro. Seguono nell’ordine la Germania (con 170 dirigenti), la Francia (162) e la Spagna (125).
L’aspetto più sorprendente è invece relativo alla classifica per entità di stipendio. Nella Ue, la retribuzione media dei massimi dirigenti è di circa 1,7 milioni ma solo tre Paesi superano questo dato palesemente sbilanciato: la Germania, con 1,8 milioni di euro a testa, ma soprattutto la Grecia (2 milioni) e la Spagna dove mediamente i top hanno incassato nel 2011 ben 2,4 milioni ciascuno con un aumento individuale di 100 mila euro rispetto all’anno precedente. Nelle zone alte della classifica attorno a quota 1,6 si trovano anche ciprioti e portoghesi, anch’essi in ascesa rispetto al 2010 (quando a Cipro, ad esempio, si intascavano in media 1,15 milioni di euro).  
Gli 1,64 milioni di euro di stipendio medio versati dalle banche italiane ai dirigenti più pagati identifica un esborso complessivo di circa 157 milioni contro i 247 versati nel 2010. Come dire un calo del 36%. Nel Regno Unito, per fare un paragone, la diminuzione è stata pari al 40% (da 5,8 a 3,5 miliardi) contro il meno 18,5% della Germania (da 383 a 312). A sorprendere, nel caso italiano, è però un altro aspetto: l’incredibile peso della componente fissa. Lo stipendio variabile, ovvero i bonus e i benefit vari accordati ai top manager bancari italiani, infatti, vale circa il 47% della retribuzione totale contro il 72% della Germania e il 78% del Regno Unito. Ad oggi, soltanto i dirigenti più ricchi di Svezia, Cipro, Danimarca e Grecia evidenziano percentuali inferiori.  
La crisi, insomma, ha fatto il suo determinando una riduzione complessiva delle retribuzioni. Ma i banchieri, nonostante tutto continuano a passarsela piuttosto bene. Per lo meno in relazione ai loro dipendenti. Nel 2012, ha denunciato uno studio di Fiba Cisl, i massimi dirigenti bancari e assicurativi italiani hanno incassato in media stipendi 42 volte superiori a quelli degli impiegati del settore. E a qualcuno è andata persino meglio. Per Enrico Cucchiaini di Intesa Sanpaolo (nella foto), il rapporto rispetto alla media Abi è stato addirittura di 108 a 1. Federico Ghizzoni di Unicredit ed Enzo Chiesa di Bpm hanno ricevuto retribuzioni superiori alla media rispettivamente di 82 e 80 volte. Per guadagnare la cifra percepita da un impiegato medio nel corso di un anno, ha ricordato ancora la Fiba, agli amministratori delegati di Intesa Sanpaolo e Generali sono sufficienti appena tre giorni di lavoro. Anche per questo lo stesso sindacato di settore ha recentemente lanciato una campagna per una proposta di legge di allineamento delle retribuzioni massime dei banchieri a quelle dei grandi manager pubblici attorno a quota seicentomila euro.

 scrivere genericamente  di bancari, ed è  una forma di antica disinformazione,  produce  sulla massa  la convinzione che l'impiegato di Banca  abbia la busta paga più gonfia rispetto a quello pubblico. In genere simili titoli arrivavano  poco prima di nuovi aumenti per il pubblico.. che poi si distribuiscono secondo questa logica si parte dal basso da uno zero virgole, per arrivare al medio alto a cifre assai consistenti, di cui nessuno ci darà mai conto. Non so oggi   come funzioni il network della informazione al popolo bue, ma un minimo di consapevolezza nella era della comunicazione.. sarebbe auspicabile. Siamo solo di fronte  al solito problema: le Banche sono soggetti privati, spa... i funzionari pubblici ancora un minimo di decenza debbono salvarla.. lo stipendio loro viene direttamente dalle nostre saccocce.. e loro sono tanti tantissimi e non tutti utili, ca va sans dire.

zpomello 1 minute ago

Ho lavorato per oltre 35 anni in banca. Quando cominciai, nel lontano 1977, i dipendenti erano ben pagati, lavoravano con entusiasmo, le banche curavano la preparazione del personale e valorizzavano gli elementi più promettenti con promozioni e percorsi di carriera ben definiti. Avevamo due banche che erano il fiore all'occhiello del nostro sistema bancario, la BNL (dove lavoravo io) e la Comit; accano a loro c'erano altre banche prestigiose come il Credito Italiano e il Monte dei Paschi di Siena (!).
Il mio presidente prendeva uno stipendio di 85 milioni di lire, fissato per decreto perchè la banca era di proprietà del Ministero del Tesoro. I suoi bonus erano l'auto con autista, un appartamento a disposizione a Piazza Venezia, l'uso dell'aereo della banca quando doveva viaggiare per lavoro, l'utilizzo della foresteria per dirigenti per pranzare. Un impiegato neoassunto prendeva uno stipendio di circa 8,5 milioni all'anno, un decimo dello stipendio del Presidente, un funzionario di primo livello guadagnava circa 20 milioni annui, poco meno di 1/4 dello stipendio del Presidente.
Oggi la BNL è stata svenduta alla Francia, la Comit è sparita nel calderone di Banca Intesa, idem il Credito Italiano che è finito in un altro calderone, il MPS sappiamo tutti che fine ha fatto.
Ma i banchieri oggi si portano a casa stipendi 500 volte superiori a quelli dei funzionari, oltre 100 volte superiori a quelli degli impiegati.
Poi ci chiediamo perchè il sistema bancario è in crisi; semplice, vertici sanguisughe se preoccupano solo di occupare poltrone e portarsi a casa milioni di euro, un corpo di dipendenti, ormai denominati risorse umane, che ha stipendi di fame, non fa più carriera, non può più sperare in un futuro migliore e quindi, per la gran parte, tira solo a campare.
Anche perchè nessuna banca spende più un solo centesimo...


Questi stipendi comunque sia se li consentono,purtroppo il peso di queste cifre ricade su di noi, e allora che intervengano a bloccarli una volta per tutte,noi più che indignarci, più che incavolarci cosa possiamo fare? 


 il problema è che comandano le banche,i governi in italia, sono al loro servizio!

mobbasta veramente 5 minutes ago

Con tutti quei soldi si paga il silenzio sui segreti che custodiscono.....
Correggete nel titolo bancari con banchieri....


Magna tu che magno io


No, qui e'... loro magnano e noi paghiamo.

empatia 12 minutes ago

banchieri in quanto dirigenti.
ma non sono stipendi ...   sono la misura della bassezza della loro moralità.

Giuseppe Bianchi 13 minutes ago

Eppoi le istituzioni internazionali (BCE, UE, FMI) e nazionali dicono che le banche devono essere ricapitalizzate, salvate, finanziate che non possono fallire nonostante manovre spregiudicate o fallimentari della propria dirigenza, sempre a spese dei cittadini contribuenti.Non ho parole, ma gonfio.
HOMLESS 18 minutes ago

Un dato spaventoso di obesità finanziaria: è come se i top manager della Barilla mangiassero 108 volte di più rispetto ai consumatori.

Riccardo Dawkins 19 minutes ago

Se un sistema affaristico-politico criminale come quello che governa questo povero Paese da troppi anni non pagasse profumatamente chi dirige quei gangli operativi che chiamano "agenzie" , "istituti bancari" o banche, le cose non funzionerebbero così bene...
Tutti i crimini gravissimi ai danni dei cittadini e della società' perpetrati negli ultimi anni sono avvenuti sempre mentre le banche ne erano perfettamente a conoscenza, e spesso e volentieri con la loro complicità' e connivenza. La Casta si serve delle Banche, che ne sono parte.
Ecco perché' una riforma completa del sistema non potrà' non comprendere un azzeramento dell'abi e una nuova regolamentazione del sistema bancario, vivaio e nursery della vera evasione fiscale, quella in doppiopetto e limousine.
Viene il voltastomaco...


quello che mi fa più specie è che la Grecia e la Spagna che CIUCCIANO dal fondo salva-stati che anche noi contribuiamo a rimpinzare permettano questo schifo. Le banche spagnole erano viocine al fallimento, la Grecia è praticamente fallita e noi mettiamo soldi per permettere a quei signori di guadagnare tanto? e con che coraggio? Qui non si tratta di solidarietà, a Spagnoli e Greci diamo tutto quello che serve. Qui si tratta di non essere presi per i fondelli. Non abbiamo soldi per i nostri cassa integrati e manteniamo i banchieri spagnoli e greci a quegli stipendi? Siamo il paese dei cachi... Sospendiamo subito ogni aiuto

miradapositiva 27 minutes ago

Correggete il titolo e mettete banchieri al posto di bancari.
Io sono bancario e guadagno 1.500 euro al mese.


spero che a lamentarsi non siano quelli che votano a destra, la destra liberista, quella che protegge le banche e il capitale, che difende questo schifo perché "è così che vuole il mercato". Se per anni avete votato il miliardario cavalier banana e i suoi servi, ora vi lamentate anche?

Natale Pasquale 31 minutes ago

Titolo dell'articolo da incompetente, quelli che percepiscono 1,64 milioni di euro l'anno sono BANCHIERI, i bancari  prendono di media 1.640 euro al mese. Capito Matteo Cavallito!!!

morta col viagra 36 minutes ago

"....stipendi dei bancari.........."?
Quelli li chiami bancari?
I bancari sono gli impiegati, i quadri e i dirigenti il cui rapporto è regolato dal contratto collettivo nazionale di lavoro del settore credito-assicurazioni.
'Quelli' sono 'BANCHIERI': 'torni a bordo kazako'!


1,64 milioni di euro stipendio medio annuo dei dirigenti di banca.......li spendessero tutti in medicine


Sarà un piacere vederli penzolare. Speriamo presto...

venerdì 12 luglio 2013

F-DAY


Innanzitutto mi devo scusare con i lettori per la scarsa partecipazione al BLOG degli ultimi giorni, tutto dovuto ad un insieme di eventi che mi hanno tenuto lontano mentalmente e materialmente da questa parte del lavoro di sindacalista.
Ma le idee non mancano e sono sicuro che da settembre riprenderemo in grande stile.
Per il momento e visto che ormai ci stiamo addentrando nel cuore dell’estate con tutti i suoi risvolti (ferie, permessi, aumento del lavoro prima delle ferie, ecc.), mi limiterò a riassumere quanto accaduto, o meglio, accadrà nelle nostre aziende.
CENTRO LEASING SPA
F-day (the Fusion Day – permettetemi questa battuta ndr.) sarà il 01 dicembre 2013, data in cui si presume, avvenga, prima la fusione fra Neos Leasing e Centro Leasing, quindi la fusione di Centro Leasing con una Holding di Gruppo che poi provvederà a cedere il ramo d’azienda a Leasint. Risultato; tutti dentro Leaisnt! Perché questi vari passaggi? Le voci sono varie: chi parla di esigenze finanziarie, che di procedura complessa per ridurre i tempi in cui poterla fare… per noi lavoratori poco cambia e poco importa. Certo i risvolti, in ogni caso, saranno notevoli e dovranno essere affrontati in specifici post. A titolo esemplificativo:
Fondo Pensione Centro leasing Centro factoring: ma se queste aziende scompaiono che fine farà?
Entreremo tutti nel libro matricole di Leasint a Milano e allora le rappresentanze sindacali locali che fine faranno?
Le esigenze e particolarità di Firenze che fine faranno?

CENTRO FACTORING SPA
Anche per loro, in data 28 giugno 2013, è arrivata la delibera di fusione e sono in molti a credere ed affermare che la quella con Mediofactoring sia destinata ad avverarsi addirittura prima che per Centro leasing. Certo le condizioni per la loro fusione sono sicuramente più vantaggiose; aziende sane con ottima capitalizzazione di cui una, Mediofactoring, sufficientemente salda e grande da assorbire senza colpo ferire, l’altra.

Insomma, gli F-day si avvicinano e fra collaudi, riunioni, trasferte a Milano e Bologna ce ne stiamo sempre più accorgendo. Come detto anche in altri post, io non sono pessimista, né lo è la FALCRI. Occhi aperti e poi… si vedrà.

Dalla FALCRI Nazionale - Condivido e Giro volentieri.


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