martedì 29 ottobre 2013

Sor Perozzi; un commento a cardo su l'immane tragedia?*

Dai, picchia e mena, ci siamo arrivati.
E a chi si deve dire grazie ora?
Grazie di che?
Grazie che a Firenze un c'è più una banca che sia una. Banca Toscana se la son mangiata i senesi e poi s'è visto che fine hanno fatto. La Cassa se la son presa i visigoti con un investimento che è costato più del secchio a' lucchesi.
Ma come strombettavano tutti: "Finalmente Firenze entra nel salotto buono della finanza italiana!"
E c'è entrata bene di nulla si; hanno venduto una Banca che era un gioiellino e faceva utili per comprare delle azioni che di lì a due o tre anni dimezzavano di valore. Si potesse dire che l'hanno venduta per 30 denari macché, becchi e bastonati, con la banca venduta e un pugno di mosche nelle mani.
E dopo la Cassa i' deserto.
Findomestic ai francesi insieme all'Arval. Centrovita Assicurazioni chiusa. Ora si chiude anche il Centro Leasing e il Centro Factoring senza dimenticare la Mercantile in via di lenta estinzione e della Fondiaria.
La storia e l'è vera e se la un fosse, la può passar per vera sol perché, so bene i lucciconi e quanta tosse gli viene a chi è lontan da te... cantava la bambina che voleva mandare un bacione alla sua città.
A me i lucciconi mi vengono a pensare a che città gli si lascia a nostri bambini.
Sicuro che in banca a Firenze e un ci vanno a lavorare!

Oh, fatti e dati riportati in questo strano post son puramente di fantasia; si fa per ridere e sdrammatizzare. Ma ricordate che: Arlecchino si confessò burlando!

Buona notte.

* citazione da Amici Miei Atto Secondo e "cardo" era voluto per enfatizzare il vernacolo.

Fusione! La prima risposta della FALCRI

Ecco il comunicato congiunto con gli amici di Centro Factoring che è già stato inviato ai media. È il primo atto di una serie che vuole portare alla ribalta la nostra vicenda perché se ne discuta e perché i bancari, i nostri clienti, fornitori, i media, la politica non si dimentichino di noi.
Seguiranno ulteriori iniziative di cui vi terrò costantemente aggiornati.

APERTE LE PROCEDURA PER GLI ESUBERI IN CENTRO FACTORING E CENTRO LEASING

CENTRO FACTORING:
A seguito della fusione per incorporazione di Centro Factoring (95 dipendenti) in Mediofactoring (305 dipendenti) è stata aperta una procedura sindacale che comporterà  40 esuberi.
Da un punto di vista sindacale è paradossale dover parlare di “esuberi” in una società che ha chiuso il bilancio 2012 con il miglior risultato della sua storia conseguendo un utile netto d’esercizio di oltre 107 milioni di euro.
E’ paradossale perché anche la società incorporante, Mediofactoring SpA con sede a Milano, ha chiuso il 2012 con un utile netto di oltre 107 mln di euro.
E’ paradossale perché il mercato del factoring è in crescita e altri Gruppi bancari stanno investendo sulle proprie società di factoring, perché le soglie medie di perdite su crediti di prodotto sono inferiori al 1% di gran lunga inferiori da quello conseguite attualmente sul mercato dalle banche.
E’ paradossale perché finora Centro Factoring, non riuscendo a gestire la crescente mole di lavoro è ricorsa a personale esterno, prima interinale ed in outsourcing ed oggi con numerosi colleghi distaccati da Banca CR Firenze.

CENTRO LEASING:
Si prevede per Centro Leasing, , anch’essa come le altre non più “azienda fiorentina”, un’analoga procedura (fusione fra  Centro Leasing, Neos Leasing, Leasint, Mediocredito Italiano) con 155 esuberi.
Occorre ricordare che Centro Leasing, a causa di varie ristrutturazioni (debanchizzazione; soppressione di Centro Leasing Rete; assunzione della governance di maggioranza da parte di CR Firenze prima e di Leasint poi), è passata negli ultimi 5 anni, fra fondo esuberi e ridistribuzione nella rete delle filiali CR Firenze, dagli oltre 300 dipendenti agli attuali 119; da essere la società di riferimento del mercato del leasing in Italia a succursale di Leasint del Gruppo Intesa San Paolo. Quest’ultima ristrutturazione, che segna la morte giuridica di Centro Leasing, minaccia di chiedere ulteriori sacrifici a lavoratori che, per i motivi sopra descritti, già hanno dato tanto in termini di occupazione, salari e diritti.


La FALCRI nell’esprimere la propria sorpresa nel ricevere tali convocazioni, ribadisce il proprio disappunto per l’ennesima negativa conseguenza occupazionale che trova origine nella vendita di Banca CR Firenze al Gruppo Intesa Sanpaolo.
Il contesto dell’ex Gruppo Banca CR Firenze, ha visto prima la chiusura di  Centro Vita Assicurazioni Spa, poi la cessione al Gruppo francese BNP Paribas di Findimestic SpA società leader a livello italiano nel comparto del credito al consumo, e ora sono ricorrenti voci di una vendita di INFOGROUP SPA, altra società del Gruppo che ha sede a Firenze.

In un contesto economico come quello attuale, ci sembra doveroso il coinvolgimento dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, in qualità di azionista di Intesa Sanpaolo, oltre a quello di tutte le istituzioni territoriali competenti.

LA SEGRETERIA REGIONALE FALCRI

Fusione - Parte 3°

Arrivata ieri sera, 28 ottobre 2013, la comunicazione ufficiale dell'avvio della procedura di fusione.
Di seguito riporto, risparmiandovi i motivi ed i tempi, le due parti salienti e più interessanti del documento:

"Dal punto di vista societario,  il Progetto prevede l'esecuzione delle seguenti operazioni:
1 - costituzione del Polo del Leasing già approvata dal Consiglio di Gestione del 12 giugno 2013 e dagli organi deliberanti della società, così articolata:
* Fusione per incorporazione di Neos Finance (al 30.09.3013 n. 27 risorse) in Centro Leasing (al 30.09.2013 n. 119 risorse);
* Fusione per incorporazione di Centro Leasing (post incorporazione di Neos Finance) in Intesa Sanpaolo;
* Conferimento da Intesa Sanpaolo a Leasint (al 30.09.2013 n. 337 risorse) del ramo Leasing riveniente dalla fusione per incorponazione di Centro Leasing.
2 - fusione per incorporazione di Leasint (a valle della costituzione del Polo del Leasing) in Mediocredito Italiano (al 30.09.2013 n. 361 risorse di cui n. 63 distacchi da Intesa Sanpaolo);
3 - acquisizione da parte di Mediocredito Italiano delle partecipazioni in Agriventure attualmente detenute da Intesa Sanpaolo (pari all'80% del capitale) e CR Firenze (pari al 20% del capitale)."


"Le sinergie organizzative e commerciali indotte dall'operazione in argomento comporteranno il necessario consolidamento del Personale in distacco da Intesa Sanpaolo, altrimenti non collocabile nella Società distaccante, ed esuberi pari a circa 155 risorse. Per l'individuazione delle risorse in esubero si opererà sulla base delle esigenze organizzative di copertura del ruolo e delle competenze possedute ritenute necessarie per lo svolgimento delle attività; la gestione degli esuberi si realizzerà mediante il ricorso a tutti gli strumenti di legge e di contratto utili, anche in concorso fra loro."


Quindi la procedura è partita e si dovrà concludere entro il termine di 50 giorni. La richiesta, da parte delle rappresentanze sindacali avvisate, dell'avvio degli incontri che serviranno a definire le ricadute occupazionali delle fusioni, è già partita.
Adesso inizia la vera partita; adesso ci giochiamo il destino dei 155 esuberi e dei lavoratori che rimarranno.
È adesso che dobbiamo essere uniti e lavorare affinché si trovino le soluzioni migliori per tutti.
FALCRI è già all'opera!

venerdì 25 ottobre 2013

La Fusione - Atto 2°

Ecco la risposta al primo quesito del precedente post. Dispiace saperlo dai media, ma così vanno le cose.

APELLO
Per partecipare a pieno titolo alle trattative che precederanno la fusione operativa è necessario che FALCRI Centro Leasing riesca ad istituire una RSA. Mancano pochi iscritti per raggiungere il numero minimo. Iscrivetevi!!!

giovedì 24 ottobre 2013

La Fusione al via.

Come molti, se non tutti, ormai sanno, oggi è stata ufficilizzata la fusione di Neos in Centro Leasing e di Centro Leasing in IntesaSanPaolo, con contestuale cessione di ramo d'azienda in Leasint. Quindi niente di nuovo rispetto a ciò che si aspettava.
Restano due incognite.
1 - Manca all'appello la fusione di Leasint con Mediocredito (avverrà anch'essa entro il fine anno?) Le solite voci bene informate dicono che esiste già il piano industriale di quest'ultima operazione e che sono già stati messi su i nuovi cantieri operativi, quindi sembrerebbe roba di giorni, ma il condizionale è d'obbligo.
2 - Chi, come me, ha avuto l'ardire di leggere le relazioni di CdA, piuttosto che della società di revisione o del Consiglio di Gestione (trovate tutto sul sito internet di Intesasanpaolo, sezione IL GRUPPO in alto, e quindi SALA STAMPA) avrà notato un inciso non molto promettente: "la nuova struttura si svilupperà, per il momento, su tre poli (Milano, Bologna, Firenze)." PER IL MOMENTO (???). Che Dio ce la mandi buona...!
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mercoledì 16 ottobre 2013

FINALMENTE!!! Possiamo tornare a gridare...

SCIOPEROOOOO!
Dopo le sollecitazioni, le critiche, i dubbi espressi nei giorni scorsi, qualcosa si è mosso ed i Sindacati hanno capito che il tempo dei giochini è finito. Adesso sta a noi con la nostra partecipazione, far capire ad ABI e aziende, che non siamo disposti a subire ulteriori suprusi mentre "loro" si premiano liquidazioni e bonus milionari.
P.S. - A star zitti ed obbedire, non si ottiene niente!


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martedì 15 ottobre 2013

Il Teatrino – parte 1

Solitamente ABI si prepara alla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale esponendo la tragica situazione economica che colpisce il paese, il settore ed il lavoro.

… 100.000 esuberi, uragani, terremoti e poi… poi si guarda cosa il sindacato riesce a trattare
1.      Tramutazione dell'acqua in sangue (Es7,14-25)
2.      Invasione di rane dai corsi d'acqua (Es7,26-8,11)
  1. Invasione di zanzare (Es8,12-15)
  2. Invasione di mosche (Es8,16-28)
  3. Moria del bestiame (Es9,1-7)
  4. Ulcere su animali e umani (Es9,8-12)
  5. Grandine (Es9,13-35)
  6. Invasione di cavallette (Es10,1-20)
  7. Tenebre (Es10,21-29)
  8. Morte dei primogeniti maschi (Es12,29-30)

Sciopero 31 ottobre – Precisazioni e News

Giusto per fare chiarezza sulle mie ultime dichiarazioni sottolineo e ribadisco che lo sciopero del 31 ottobre prossimo è ASSOLUTAMENTE giusto nel merito e quindi altrettanto giusto è ADERIRE (vedi volantino allegato).

Altrettanto non possono e non devono però rimanere inascoltate le richieste e le perplessità dei lavoratori  in merito alle modalità della protesta. Che la protesta ci debba essere è evidente e non controvertibile, ma che si risolva in un giorno di sciopero sic et simpliciter è una follia. Allora, senza ripetersi ulteriormente, mi basta riproporre un passo del post precedente:
“Lo sciopero va bene, ma affiancato da un serio programma di lotta e contestazione che deve comprendere la rottura delle relazioni sindacali, assemblee, manifestazioni, articoli di giornali, interventi su tutti i media, blocco della produzione e chi più ne ha più ne metta (qualcuno ricorda i minatori del Sulcis, tanto per estremizzare).”
E state pur certi che a pensarla così non siamo in pochi… leggete qui sotto:



“Un giorno di sciopero che fa poco male a tutti, lavoratori e aziende; un tavolo delle trattative dove la parte datoriale sparerà a zero; un accordo raggiunto e sottoscritto alle 3 del mattino; i sindacati che si presentano ai lavoratori in azienda magnificando la loro opera di mediazione (oh, capiamoci, di più non si poteva ottenere!!! Il solito ritornello stantio – ndr.); becchi, mazziati e tutti contenti!
Se permettete io non voglio starci a questo gioco e per questo chiedo a TUTTE le sigle sindacali di ripensare i modi ed i tempi della nostra LEGITTIMA protesta.
Si allo sciopero, ma non il 31 ottobre. Oppure, va bene il 31, ma inserito in un più ampio contesto di lotta. In ogni caso: NO AL SOLITO TEATRINO!”

lunedì 7 ottobre 2013

Io sono contro lo sciopero del 31 ottobre!

Ovviamente non nel merito perché di cose per cui protestare ne abbiamo una lista della spesa, non ultima la disdetta sugli accordi per la sicurezza e salute sul lavoro. Né sul metodo anche se, effettivamente, i sindacati dovrebbero chiedersi se al giorno d’oggi lo sciopero è ancora lo strumento di lotta migliore per avanzare le proprie rimostranze all’azienda.

Ma sui modi e tempi dello sciopero non riesco a stare zitto!
In un mondo che già considera i bancari una sorta di casta di privilegiati con 16 mensilità, frutto di memorie ormai soltanto tali, degli anni d’oro (’70-’80); in un mondo completamente cambiato sotto il punto di vista della comunicazione; in un momento che richiede la massima attenzione “politica” nella scelta delle mosse giuste da contrapporre all’arroganza e violenza di aziende e associazioni di categoria che vorrebbero far pagare solamente ai lavoratori il prezzo di una crisi voluta e dovuta ad altri, come si risponde?
Si indice un giorno di sciopero senza prevedere e preventivare altre forme di protesta e lotta, per giovedì 31 ottobre, giusto prima del 1° novembre di festa in modo da poter fare un ponte lungo fino al successivo lunedì.
Le giustificazioni addotte dai sindacati sono che il 31 ottobre lo sciopero avverrà in concomitanza con la “Giornata Mondiale del Risparmio” e che, essendo un giorno prefestivo, aiuterà l’adesione.
Punto primo - ma siamo così sicuri che la gente, intendendo con questo sia i colleghi bancari che il cittadino medio, abbia l’accortezza di apprezzare il fine collegamento fra la giornata di lotta e di giornata di cultura? O forse la gente lo prenderà come i soliti bancari che si fanno un giorno di ponte in più.
Punto secondo - se si teme la bassa adesione ad un giorno di sciopero dopo:
·         la disdetta unilaterale del CCNL
·         la disdetta degli accordi per le RLS (sicurezza e salute sul lavoro)
·         dopo le liquidazioni milionarie ai top manager
·         dopo le disumane pressioni commerciali
·         le continue aggressioni al valore del lavoro
·         la solidarietà obbligatoria
·         gli esuberi dichiarati e minacciati;
allora il problema sta nella comunicazione e nel modo di fare sindacato e non nella scelta di un giorno piuttosto che di un altro. Allora forse il bancario medio non partecipa alla lotta neanche se si applica il calendario Maya. Questo è il vero problema da affrontare.
Lo sciopero va bene, ma affiancato da un serio programma di lotta e contestazione che deve comprendere la rottura delle relazioni sindacali, assemblee, manifestazioni, articoli di giornali, interventi su tutti i media, blocco della produzione e chi più ne ha più ne metta (qualcuno ricorda i minatori del Sulcis, tanto per estremizzare).
 Tutto questo è assente nei proclami dei sindacati, ahimè anche da parte della FALCRI nazionale anche se, a suo merito, con un certo distinguo e tutto questo aumenta il dubbio di molti lavoratori, almeno quelli che parlano con me e che non credo siano una minoranza, che ci si trovi davanti all’ennesimo teatrino.
Un giorno di sciopero che fa poco male a tutti, lavoratori e aziende; un tavolo delle trattative dove la parte datoriale spara a zero; un accordo raggiunto e sottoscritto alle 3 del mattino; i sindacati che si presentano ai lavoratori in assemblea magnificando la loro opera di mediazione (oh, capiamoci, di più non si poteva ottenere!!! Il solito ritornello stantio – ndr.); becchi, mazziati e tutti contenti!
Se permettete io non voglio starci a questo gioco e per questo chiedo a TUTTE le sigle sindacali di ripensare i modi ed i tempi della nostra LEGITTIMA protesta.
Si allo sciopero, ma non il 31 ottobre. Oppure, va bene il 31, ma inserito in un più ampio contesto di lotta. In ogni caso: NO AL SOLITO TEATRINO!

FALCRI - Centro Leasing

giovedì 3 ottobre 2013

ON LINE!

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Solidarietà Difensiva - aggiornamento

Adesso ci aspettiamo che, durante la trattativa per il rinnovo del CCNL, qualcuno se ne uscirà dicendo: "In fondo, se in così tanti avete aderito alla Solidarietà Difensiva per 10 giorni, che male può  prevedere qualche altro giorno di solidarietà obbligatoria?"
Si vocifera addirittura che alcuni Direttori del Personale di aziende del Gruppo si siano enormemente meravigliati della grandissima adesione.
Fanno bene ad essere sorpresi, inizialmente lo sono stato anch'io. Poi riflettendo e parlando con i miei colleghi questo evento mi è sembrato meno strano.
Quando non riesci più a riconoscere il tuo lavoro, non ti gratifica, non ti rappresenta, è diventato solo un mezzo di sostentamento ecco che la risposta è servita.
Ho amaramente sorriso alla battuta di un amico e collega di CR Firenze che, parafrasando la pubblicità  di una nota carta di credito, mi diceva: "Poter stare a casa scappando dalla cassa? Non ha prezzo (il 40% dello stipendio - ndr).
Ribadisco: che non si dica che siamo disposti ad accettare la Solidarietà obbligatoria, leggasi, cassa integrazione, confondendo la legittima disaffezione causata da anni di gestioni incompiute (vedi la storia degli ultimi quattro anni di Centro Leasing) per mancanza di voglia di lavorare.
Buona notte.

La giusta risposta!

Devo fare una premessa fondamentale.
Anch'io ritengo, come molti che hanno commentato lo scorso post "Sciopero!!! e non solo." e colleghi con cui ho scambiato due parole, che uno sciopero di un giorno e per giunta il 31 ottobre giusto prima una festività, non sia il modo migliore per dimostrare all'aienda quanto siamo stufi di:
disorganizzazione;
pressioni commerciali fuori controllo;
stipendi milionari per i top manager;
blocco delle carriere;
blocco dell'anzianita,
esuberi;
flessibilità territoriale;
orari prolungati...
Ecco perchè ho scelto il titolo Sciopero!!! E NON SOLO; perchè mi auguro che non di solo quello si tratti. Auspico che non si finisca nel solito teatrino dove le comparse, noi lavoratori, fanno un giorno a casa rimettendoci il giusto e l'azienda altrettanto, per poi rimandare tutto nel chiuso delle stanze delle trattative.
Non è quello che i lavoratori vogliono!
E questa volti si, Signori, è una minaccia all'azienda e ai nostri rappresentanti sindacali delegati. Questa volta vogliamo che tutto avvenga alla luce del sole. Perchè ancora più alta è oggi la posta in palio e più aggressiva appare la categoria dei BANCHIERI.
Altrettanto, e credo veramente di interpretare il pensiero di molti se non di tutti, chiediamo la massima unità fra tutte le sigle sindacali.
FALCRI Centro Leasing non dimentica, a carico e colpa grave delle altre sigle sindacali, la sciagurata accettazione del CCNL (ora disdettato unilateralmente da ABI), come dell'eccessiva morbidezza nei confronti del Protocollo sulla produttività. Ma andiamo avanti, andate avanti.

E chi crede che fare sindacato non sia sinonimo di consociativismo si iscriva alla FALCRI!

mercoledì 2 ottobre 2013

Sciopero!!! e non solo.

Diamo una forte risposta all'ABI!

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Di male in peggio... ma quanto ci devono fare perchè ci si inc...zzi per davvero!


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P.S. - Hanno disdetto l'accordo che regola, oltre la legge, la vigilanza sulla salute e sicurezza sul posto di lavoro. Per ulteriori approfondimenti potete contattarmi perchè ho del materiale più specifico (Federico)

Cambio al Vertice!

dal Corriere della Sera di un paio di giorni fa (era nella rassegnastapa).
"... volto disteso per l'ex CEO Cucchiani al termine dell'incontro di ieri sera con Bazoli!"
(Se n'è andato con 3,6 milioni di euro in tasca!!! A Firenze si direbbe: "Fagli anche girar le p..." - ndr.)

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