martedì 31 dicembre 2013

Anno Nuovo – Vita Nuova

Mi sono chiesto se questo dovesse essere l’ultimo giorno di vita di questo blog. Ovviamente la risposta è negativa perché ancora sono e saranno tante le cose da raccontare, ma un dato è certo.
Oggi si spenge la Centro Leasing S.p.A. e domani  sarà un altro giorno.
La differenza è che dalla mezzanotte parleremo dei dipendenti “ex” Centro Leasing ma, come già detto, ne continueremo a parlare finché sarà necessario, finché tutti saranno tutelati.
Le incognite non cambiano anzi, se volete, aumentano e riguardano la nostra sorte così come la sorte di tutto l’indotto e di conseguenza l’impegno del nostro sindacato non si può arrestare qui…

Scusate ma oggi non mi va di scrivere altro anche se di cose, probabilmente, ce ne sarebbero già:
·         il destino degli uffici scomparsi da Firenze nel nuovo organigramma;
·         il destino del contenzioso, fra Polo Firenze e Consorzio;
·         la vera data della morte del Centro Leasing risale a 5 anni fa?;
·         l’affaire Paribas, i retroscena di una mancata vendita che avrebbe salvato un’azienda.

Ma bando al sentimentalismo.
Vi lascio con un triste epitaffio? Una struggente lettera d’addio? Un lugubre necrologio da terza pagina? NO!!!
Questo è il mio saluto alla nostra azienda:

«Noi semo quella razza che non sta troppo bene,
che di giorno salta i fossi e la sera le cene.
Lo posso grida' forte, fino a diventa' fioco,
noi semo quella razza che tromba tanto poco.
Noi semo quella razza che al cinema si intasa,
pe' vede' donne gnude, e farsi seghe a casa.
Eppure la natura ci insegna sia sui monti sia a valle,
che si po' nasce bruchi pe' diventà farfalle.
Ecco noi semo quella razza che l'è fra le più strane,
che bruchi semo nati e bruchi si rimane,
quella razza semo noi è inutile fa' finta, c'ha trombato la miseria e semo rimasti incinta!»

A voi la ricerca del film, uno dei miei preferiti, da cui è tratta la citazione.

Buona notte.

venerdì 20 dicembre 2013

Comunicato Ufficiale.

Nella mattinata di ieri (mercoledì 18 dicembre - ndr.), una delegazione di Unità Sindacale FALCRI SILCEA di cui ho fatto parte, ha incontrato l’Assessore al Lavoro del Comune Dott.ssa Biagiotti ed il Presidente della Provincia Barducci.
Abbiamo con loro concordato l’attivazione dell’Unità di Crisi degli Enti Territoriali per il caso Centro Leasing; la trovate in allegato. Tale procedura, prevista dai regolamenti dei tre Enti Locali, impone agli stessi la presa di posizione a fianco dei lavoratori. Nel concreto, Comune, Provincia e Regioni invieranno una comunicazione ufficiale alla Capogruppo chiedendo lumi e rassicurazioni sulla sorte dei lavoratori della nostra azienda e dei livelli occupazionali sul territorio.
Quindi da oggi gli enti locali vigileranno costantemente sul nostro futuro. Ma non basta.
L’attivazione dell’Unità di Crisi, strumento ad oggi mai utilizzato nel settore crediti e ci vantiamo quindi di esserne i precursori, ci auspichiamo comporti la convocazione, da parte di Comune, Provincia e Regione, dell’azienda che si dovrà sedere ad un tavolo di discussione con loro e con i sindacati che aderiranno (ovviamente Unità Sindacale FALCRI SILCEA lo ha fatto automaticamente presentando la domanda) per trovare la miglior collocazione possibile per i dipendenti della nostra azienda.
E tutto questo, adesso è ufficiale, con la benedizione della Segreteria Nazionale di Unità Sindacale FALCRI SILCEA che si è complimentata per l’ottimo lavoro svolto dalla nostra RSA.
In poche parole siamo riusciti ad ottenere i seguenti risultati:
-          si è finalmente aggirato il blocco delle relazioni sindacali grazie all’intervento degli organi istituzionali e quindi si dovrebbe tornare a trattare (è un auspicio, concreto e supportato dai fatti, ma è un auspicio per non creare fraintendimenti);
-          non tratteremo soli, ma con a fianco le istituzioni locali;
-          la segreteria nazionale del nostro sindacato si esporrà in prima persona in nostra difesa.

A presto.

martedì 17 dicembre 2013

La famiglia FALCRI CENTRO LEASING cresce ancora!

Benvenuto Francesco e grazie di cuore.
Adesso manchi solo te; se stai pensando di iscriverti ad un sindacato per vedere tutelati i tuoi diritti di lavoratore pensa ad Unità Sindacale FALCRI SILCEA.
Salute

mercoledì 11 dicembre 2013

Si muove qualcosa... speriamo bene!!!

Si comunica a tutte le Strutture che nella giornata di ieri è pervenuta una convocazione dell’ABI per effettuare un incontro il giorno 20 c.m. sul tema dell’adeguamento del Fondo di Solidarietà alla legge n.92 del 2012 (c.d. riforma Fornero).

Alla luce della scadenza ultimativa, per provvedere alle modifiche, prevista per il prossimo 31 dicembre, la Segreteria Nazionale ritiene utile partecipare all’incontro.

Cordiali saluti
LA SEGRETERIA NAZIONALE

martedì 10 dicembre 2013

IL CENTRO LEASING E’ MORTO! CHE VIVA IL CENTRO LEASING!

I tempi per la nostra azienda si stanno stringendo, ma non molliamo la presa. Per noi, la nostra vita, il nostro lavoro, la nostra città.

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mercoledì 4 dicembre 2013

Ma quelli di Unità Sindacale FALCRI SILCEA, cosa stanno facendo?

Dopo aver incontrato il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio, il Presidente della Commissione Bilancio della Regione, il Capogruppo al Consiglio Comunale per la lista Noi con Matteo Renzi, proseguono gli incontri, già fissati, con le istituzioni locali. Il 18 dicembre ci incontreremo con l’Assessore al Lavoro del Comune di Firenze ed a seguire nella mattinata, col Presidente della Provincia.
Quello che chiediamo è visibilità, perché i lavoratori di Centro Leasing non siano abbandonati a se stessi in questo momento cruciale della loro vita professionale. Informazione, perché a Milano sappiano che non siamo disposti a rimanere in balia delle loro decisioni senza contare niente. Pressione politica, su chi rappresenta Firenze in Banca Intesa. Come saprete l’Ente Cassa detiene il 3% del Gruppo ed esprime un rappresentante nel Consiglio di Sorveglianza, il dott. Morbidelli Presidente di CR Firenze. A sua volta il Comune e la Provincia di Firenze detengono una quota dell’Ente Cassa ed esprimono due Consiglieri di Amministrazione. Il nostro intento è che quelle persone conoscano la nostra storia e si facciano portatori, nelle stanze dei bottoni, delle nostre necessità ed istanze.
Alcuni risultati li abbiamo già raggiunti: a breve sarà presentata da parte di alcuni Gruppi Consiliari della Regione, un’interrogazione all’Assessore al Lavoro che, tra l’altro, dovremmo incontrare noi stessi il 19 dicembre prossimo. Una stessa interrogazione verrà presentata da tutti i Gruppi di Maggioranza in Palazzo Vecchio (per questo l’assessore ha chiesto di incontrarci). Infine il Presidente dell’Ente Cassa Dott. Maracchi ci ha offerto, durante il nostro incontro, un’interessantissima idea da sviluppare e cioè di chiedere l’attivazione di un Tavolo di Discussione aperto alle aziende del nostro settore, ai sindacati tutti e alle istituzioni politiche locali, per discutere della complessa situazione della finanza fiorentina partendo proprio dal caso-esempio di Centro Leasing e Centro Factoring.
Stiamo lavorando a tale progetto con l’aiuto della Segreteria Regionale di Unità Sindacale FALCRI SILCEA e la presenteremo il 18 sia al Comune che alla Provincia.
Infine, mentre le RSA (cioè la base) si è occupata della politica, il nostro Segretario Regionale, si è occupato di contattare ed incontrare ove possibile, diversi esponenti della nostra Dirigenza. Il dott. Morbidelli in qualità di Presidente di CR Firenze, il dott. Nebbia quale Capo Area Centro della Banca dei Territori, nonché l’ufficio del personale del Gruppo. Come immaginerete grandi novità non ci sono state fornite. Tutti hanno ribadito che non ci sono in pericolo posti di lavoro e che il Gruppo si sta occupando di trovare la più congrua soluzione professionale per tutti. Ovviamente hanno messo l’accento su Centro Factoring che, essendo un’azienda in ottima salute e con utili particolarmente rilevanti, si vuole salvaguardare maggiormente assegnandogli un ruolo proprio e autonomo all’interno della fusione con Medio Factoring. Per Centro Leasing, vista la difficoltà del settore in cui opera, la situazione è più complessa ma, spiegano dalla Direzione della Banca dei Territori, esiste un progetto anche per noi che deve servire a ritagliare una certa attività, con connesso livello occupazionale, da riservare a Firenze.
Difficile dire se essere ottimisti o pessimisti in questo momento.
Certo Unità Sindacale FALCRI SILCEA non si ferma qui e continua  a lavorare per il nostro presente e futuro.
Saluti.


·         Per seguire gli aggiornamenti e conoscere le nostre iniziative… http://falcricentroleasing.blogspot.it/ il blog del Sindacato Autonomo Unità Sindacale FALCRI SILCEA in Centro Leasing S.p.A. e Centro Factoring S.p.A.

·         Per saperne di più sul nostro sindacato http://www.falcrifirenze.it

·         Per iscriversi al nostro sindacato contattare Federico Basagni

venerdì 29 novembre 2013

Un dubbio: non sarà un film già visto?

Martedì 15 ottobre pubblicavo un post che ha destato particolare indignazione fra molti colleghi sindacalisti un po’ di tutte le sigle, confederali ed autonome. Il succo del post lo riassumo citando due passi salienti:
“Lo sciopero va bene, ma affiancato da un serio programma di lotta e contestazione che deve comprendere la rottura delle relazioni sindacali, assemblee, manifestazioni, articoli di giornali, interventi su tutti i media, blocco della produzione e chi più ne ha più ne metta (qualcuno ricorda i minatori del Sulcis, tanto per estremizzare).”
“Un giorno di sciopero che fa poco male a tutti, lavoratori e aziende; un tavolo delle trattative dove la parte datoriale sparerà a zero; un accordo raggiunto e sottoscritto alle 3 del mattino; i sindacati che si presentano ai lavoratori in azienda magnificando la loro opera di mediazione (oh, capiamoci, di più non si poteva ottenere!!! Il solito ritornello stantio – ndr.); becchi, mazziati e tutti contenti!
Se permettete io non voglio starci a questo gioco e per questo chiedo a TUTTE le sigle sindacali di ripensare i modi ed i tempi della nostra LEGITTIMA protesta.
Si allo sciopero, ma non il 31 ottobre. Oppure, va bene il 31, ma inserito in un più ampio contesto di lotta. In ogni caso: NO AL SOLITO TEATRINO!”

Il senso della critica stava  nel non voler sottostare al solito gioco delle parti fra azienda e sindacati in cui a pagare sono sempre i soliti lavoratori. E a dispetto della critica ho anche pensato, inizialmente, che qualcosa di più e di diverso sarebbe potuto succedere. Uno sciopero riuscitissimo, la rottura delle relazioni sindacali, giornali, televisioni, prese di posizione da tutte le parti e poi…
Il silenzio di oggi.
Vedete da qualche parte in tv qualcuno che parli ancora dei bancari? Un articolo, escluso le testate specializzate del settore, che citi la lotta sindacale dei bancari. I sindacati che “minacciano” altri due giorni di sciopero, neanche si sa bene da fare quando.
Tutto tace! Anzi sembra quasi che il problema non ci sia mai stato.
SVEGLIA ci stanno di nuovo prendendo in giro. Contestiamo, informiamoci, facciamo la nostra parte prima di tutto come persone al di là degli stupidi giochi di palazzo che non ci interessano più. E’ il momento di non abbassare la guardia!

Il lavoro di UNISIN non si ferma

In un periodo di strana calma, dopo l’accelerazione delle scorse settimane, l’attività di Unità Sindacale FALCRI – SILCEA non si è fermata.
Abbiamo continuato i contatti con il mondo politico ed istituzionale di Firenze perché sia ben chiaro a tutti che i lavoratori della nostra azienda non devono subire danni, o almeno il meno possibile, nelle operazioni di fusione ormai in fase terminale.
Nella giornata di oggi 29 novembre, le RSA di Centro Leasing e Centro Factoring assieme alla segreteria regionale del nostro sindacato si è incontrata con il Presidente della Commissione Regionale Affari Istituzionali, Programmazione e Bilancio. In incontro molto interessante e costruttivo terminato con l’impegno di presentare a brevissimo un’interrogazione in Consiglio sulla situazione delle nostre aziende e sull’opportunità che il mondo politico toscano, tutto e unitariamente, si schieri al fianco dei lavoratori per la loro tutela.
Abbiamo inoltre chiesto un incontro con il Sindaco Renzi, i Gruppi Consigliari ed il Presidente della Provincia che già iniziano a rispondere ai nostri appelli. Il prossimo lunedì 2 dicembre è previsto un primo incontro informale, funzionale all’apertura di un tavolo di discussione, in palazzo Vecchio con il Gruppo “Noi con Matteo Renzi” la lista civica con cui si è presentato il Sindaco alle precedenti elezioni.
Ci auguriamo che anche le altre forze politiche seguano il loro esempio per rendere la nostra azione sempre più incisiva.
Continuano infine i contatti informali con l’ufficio del personale della Banca dei Territori in modo da essere costantemente aggiornati sulle eventuali evoluzioni della situazione nella speranza di averne a breve.
Vi terrò aggiornati come di consueto.

Circolo Dipendenti - News

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giovedì 28 novembre 2013

Fondo Sanitario - News

Per chi volesse approfondire potete trovare un'utile guida al Fondo. Contattare Federico Basagni.
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giovedì 21 novembre 2013

Incontro con il Presidente dell’Ente Cassa e con il Consiglio Regionale Toscano.

Come sapete mercoledì 19 scorso abbiamo incontrato il Prof. Maracchi, Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
L’incontro non sembrava partire sotto i migliori auspici perché il Presidente ha esordito dicendo che l’Ente conta poco e nulla all’interno del Gruppo e che quindi, a parte l’ovvia solidarietà, niente si poteva ottenere da quella chiacchierata.
Nel proseguo, invece, Maracchi si è dimostrata una persona disponibile, concreta e propositiva. Dopo avergli sintetizzato la storia degli ultimi 5 anni di Centro Leasing, pare aver compreso il travaglio nostro e della nostra azienda rendendosi disponibile ad intercedere per noi con i vertici della Banca dei Territori affinché siano prese tutte le misure necessarie alla salvaguardia dei livelli occupazionali e delle professionalità. Lo stesso Presidente ci ha chiesto un paio di giorni per permettergli un giro di telefonate e ci farà sapere. Motivo, quest’ultimo, per cui abbiamo pensato di non attendere nel dare pubblicità all’incontro per evitare di intrometterci nelle loro consultazioni fondate essenzialmente, come detto dallo stesso Maracchi, su rapporti di fiducia personali.
In sintesi direi che l’incontro è stato assolutamente positivo ed ha dato tutto ciò che era possibile raccogliere. Il Presidente ha risposto alla nostra richiesta in tempi rapidissimi e si è dimostrato attento alla nostra situazione e disponibile ad intervenire per quanto in suo potere.
Certo, nessuno si spende di più; si tratta di ottenere solidarietà, interventi informali, chiacchierate, relazioni personali. Cerchiamo almeno, per il momento, di tenere alta l’attenzione. Nello stesso segno sarà l’incontro di domani 22 novembre con alcuni esponenti del Consiglio Regionale resosi disponibili ad incontrarci per meglio conoscere la nostra situazione e cercare degli interventi congiunti.
Vi aggiornerò appena possibile.
Come previsto è arrivata la conferma scritta da parte dell’azienda, del termine della procedura di trattativa debole con i Sindacati. Vederlo nero su bianco, effettivamente, fa un po’ effetto, ma niente cambia nella sostanza.
Niente cambia per l’azienda che può, come poteva prima, fare un po’ come gli pare. Niente cambia per noi che restiamo in attesa delle evoluzioni della situazioni. Rimangono invariate le “rassicurazioni” (per quel che valgono – ndr.) riguardo l’interesse dell’azienda ad aprire il confronto con i sindacati primi di prendere qualsiasi decisione in merito alla ristrutturazione e agli esuberi.
Da parte nostra di Unità Sindacale, oggi alle 12:00 siamo stati convocati, a seguito della richiesta che vi avevo girato ieri, dal Presidente Maracchi dell’Ente Cassa.
Speriamo sia un incontro utile.
Vi terrò aggiornati.
Saluti

Chiarimenti sull’unità delle sigle sindacali.

Dopo un acceso dibattito interno a Centro Leasing, mi preme fare chiarezza sul mio personale concetto di unità sindacale e prendo spunto da un piccolo frammento di una mail inviata da una nostra collega iscritta ad Unità Sindacale FALCRI SILCEA. (ringrazio, tra l’altro, tutti per la partecipazione che ci state mettendo – ndr.)

“In questo contesto se si raggiunge qualcosa si raggiunge con la forza di tutti a livello nazionale, ma ancor più se si parla, come nel caso specifico, di Centro Leasing…visto che siamo rimasti in tre gatti e visto che in due piani ci sono sia i rappresentanti di quattro sigle, sia gli iscritti complessivi…”

Ecco la mia risposta e sottolineo che questo stesso scritto l’ho spedito anche alle segreterie locali e nazionale del nostro sindacato.

“Per quanto riguarda l’unità fra sigle sindacali, altrettanto mi trovi d’accordo e ti assicuro che sto cercando, nel mio piccolo, di coinvolgere sempre gli altri. Purtroppo c’è una dimensione di “politica” nazionale che non aiuta anche se sto predicando abbondantemente la necessità, per la nostra piccola realtà, di non tenerne conto. Fortunatamente Unità Sindacale Falcri Silcea, con l’ultimo congresso, ha provato a cambiare rotta. Sfiduciato il vecchio segretario artefice della separazione, ha nominato una nuova segreteria che si è data come obiettivo quello di riavvicinarsi alle altre sigle; lo sciopero unitario ne è stata dimostrazione. Certo, la strada è ancora lunga, basti citare ad esempio quello che è avvenuto per il presidio di Firenze in cui le altre sigle hanno chiesto a Unità Sindacale di presentarsi solo a titolo personale e senza bandiere. Anche il nostro sindacato ha le sue colpe; io mi sono arrabbiato enormemente perché questa notizia non è stata girata prontamente ai vari rappresentanti aziendali creando brutti fraintendimenti e situazioni sgradevoli per le quali ancora mi scuso.
Permettimi però un’unica piccola considerazione finale. Anche io sono a favore dell’unità dei sindacati, ma un’unità che sia di intenti e di lotta sindacale. Se tornare al primo tavolo di trattativa deve voler dire solo tornare a partecipare al banchetto, preferisco rimanere a digiunare. Io sono tutt’ora convinto che le ultime politiche delle altre sigle abbiano fatto più danni che altro, ai lavoratori ed al movimento sindacale nel suo complesso. Aver firmato un accordo sul fondo esuberi senza garantire i lavoratori contro eventuali riforme del sistema pensionistico, puntualmente verificatesi (vedi legge Fornero), che ha lasciato migliaia di colleghi senza fonti di reddito per mesi (è su questo che si consumò lo strappo fra l’allora FALCRI e gli altri sindacati); aver firmato un pessimo CCNL contro il volere di almeno il 45% degli stessi lavoratori, poi immancabilmente disdettato unilateralmente (e vi invito a ricordare come si svolsero le votazioni “democratiche”; aver firmato un accordo di armonizzazione nel Gruppo Intesa che adesso, con i 155 esuberi in casa, ci vedrà parte molto debole nella trattativa con l’azienda.
Tutti elementi che hanno allontanato i lavoratori dai sindacati e che hanno avuto il profumo dello scambio e del consociativismo più che della vera lotta sindacale.”

martedì 19 novembre 2013

Decadenza dei Termini per la Procedura esuberi

Come previsto è arrivata la conferma scritta da parte dell’azienda, del termine della procedura di trattativa debole con i Sindacati.
Vederlo nero su bianco, effettivamente, fa un po’ effetto, ma niente cambia nella sostanza.
Niente cambia per l’azienda che può, come poteva prima, fare un po’ come gli pare. Niente cambia per noi che restiamo in attesa delle evoluzioni della situazioni.
Rimangono invariate le “rassicurazioni” (per quel che valgono – ndr.) riguardo l’interesse dell’azienda ad aprire il confronto con i sindacati primi di prendere qualsiasi decisione in merito alla ristrutturazione e agli esuberi.
Da parte di Unità Sindacale, oggi alle 17:00 siamo stati convocati, a seguito di espressa richiesta, dal Presidente Maracchi dell’Ente Cassa.
Speriamo sia un incontro utile.
Vi terrò aggiornati.
Saluti



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Dall'Assemblea ai Fatti (atto 2°)

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lunedì 18 novembre 2013

Dall'Assemblea ai Fatti (atto 1°)

Aggiornamento al 19/11/2013
Il Presidente dell'Ente Cassa ci ha fissato l'incontro per oggi alle ore 17.00 vi terrò aggiornati sull'incontro.


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Assemblea del Personale Centro Leasing del 15 Novembre 2013

La prima assemblea indetta da Unità Sindacale in Centro Leasing. A breve una nota riassuntiva di quanto emerso.

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domenica 17 novembre 2013

Fuori Servizio

Mi scuso per l'assenza prolungata.
Come molti di voi sapranno, ho subito un furto in casa e mi sono stati sottratti tutti gli strumenti elettronici. Sto scrivendo con un vecchio portatile in questo momento.
Inoltre ultimamente anche la rete internet che uso sta facendo le bizze ed è lentissima.
Premesso tutto ciò, mi scuso per l'assenza e cercherò di rimettermi in pari anche perché in questa settimana ne sono successe molte: le "paturnie" degli altri sindacati, l'assemblea, l'incontro con Sementilli e Lanzini, le news in merito alla procedura di fusione.
Cercherò di recuperare prima possibile.

martedì 5 novembre 2013

Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio.

Come ormai tutti saprete, giovedì prossimo sono convocati i primi incontri fissati nell'ambito della trattativa sugli esuberi relativi alle fusioni di Centro Leasing e Centro Factoring.
Questo pomeriggio si è appreso che le altre sigle sindacali, in ottemperanza alla rottura delle relazioni sindacali seguita alla disdetta unilaterale del CCNL, hanno deciso di disertare tale primo incontro.
FALCRI sta decidendo di conseguenza dando rilievo alla ricerca di quell'agognata unità sindacale ritrovata appena ieri con lo sciopero generale.
La RSA FALCRI di Centro Leasing esprime una certa perplessità ed una decisa preoccupazione sulla situazione che si sta creando.
Certamente il bene della categoria deve essere tutelato nella sua complessità ed in tal senso è più che comprensibile la scelta di far rientrare quella trattativa nell'ambito del blocco delle relazioni deciso unitariamente da tutte le sigle sindacali. Anche se in realtà si sta parlando di una procedura particolare disciplinata dalla Legge e non da semplici relazioni azienda-sindacato.
D'accordo la tutela della categoria, ma chiediamo che ciò non avvenga a scapito dei lavoratori delle aziende interessate dalle fusioni. Trattandosi di procedure regolate e contingentate dalla Legge, queste vanno avanti anche da sole. In poche parole, dall'apertura della procedura partono 50 giorni entro i quali azienda e sindacati devono accordarsi. Una volta che la procedura parte l'unico obbligo per l'azienda è di convocare i sindacati; se poi i sindacati non si presentano agli incontri i termini, appunto fissati per Legge, vanno avanti fino a che l'azienda sarà libera di fare come vuole.
Quindi noi siamo assolutamente d'accordo per lottare per tutti, ma non vogliamo diventare il capro espiatorio di tutti; non vorremmo veder scorrere i giorni e non poter minimamente intervenire sul nostro futuro come esempio concreto della "cattiveria" della nostra azienda.
Ribadendo quindi per l'ennesima volta che siamo assolutamente concordi sulla scelta della rottura dei rapporti con l'azienda nell'ambito della più generale lotta iniziata con lo sciopero generale della scorsa settimana, chiediamo a Unità Sindacale FALCRI SILCEA ed alle sigle sindacali tutte, una seria e rapida analisi della questione per la ricerca di una soluzione che, mantenendo il primario obiettivo della tutela della categoria, non metta sul patibolo gli incolpevoli lavoratori di: Centro Leasing, Centro Factoring, Neos Finance, Leasint, Medio Credito italiano, Mediofactoring.

05 novembre 2013

Nasce ufficialmente la RSA FALCRI in Centro Leasing; una data storica.
Grazie!
Grazie a chi ha creduto e dato fiducia in me e nel mio lavoro in primis, e ha creduto e dato fiducia alla FALCRI.
Una cosa non facile, soprattutto di questi tempi. Un gesto ai limiti dell'eroismo contro uno status quo che solo scalfire pare un'utopia.
Noi siamo la dimostrazione, contro i pessimisti, che ancora c'è voglia di sindacato; di un vero sindacato che vuole, cerca e persegue il bene dei lavoratori. Non dico gli altri non lo facciano, ma noi di più. Soprattutto nel momento in cui in Unità Sindacale FALCRI-SILCEA si sta costruendo realmente qualcosa di nuovo cercando maggiore democrazia, partecipazione e determinazione nel perseguire la difesa dei nostri diritti.
Quindi nuovamente grazie a questo manipolo di eroi, ma grazie anche a chi non ci ha creduto, ma ci ha sperato. Per loro le porte sono sempre aperte; fidatevi, si possono fare ancora tante cose per la nostra categoria.
E infine grazie anche a chi in noi non ha creduto e non crederà mai perché le loro critiche saranno uno dei termometri del nostro lavoro. Ci aiuteranno a capire quello che facciamo bene e quello che sbagliamo.
Ma non abbiamo ancora finito di bere un bicchiere di spumante che già è tempo di rimettersi a lavoro perché la situazione è critica. Riesco a scrivere questo post solo in serata proprio perché la giornata è volata fra riunioni, telefonate e incontri vari (vi prego di leggere il post successivo per aggiornarvi).

5 novembre 2013 - GRAZIE ai magici 8 eroi!

Federico

martedì 29 ottobre 2013

Sor Perozzi; un commento a cardo su l'immane tragedia?*

Dai, picchia e mena, ci siamo arrivati.
E a chi si deve dire grazie ora?
Grazie di che?
Grazie che a Firenze un c'è più una banca che sia una. Banca Toscana se la son mangiata i senesi e poi s'è visto che fine hanno fatto. La Cassa se la son presa i visigoti con un investimento che è costato più del secchio a' lucchesi.
Ma come strombettavano tutti: "Finalmente Firenze entra nel salotto buono della finanza italiana!"
E c'è entrata bene di nulla si; hanno venduto una Banca che era un gioiellino e faceva utili per comprare delle azioni che di lì a due o tre anni dimezzavano di valore. Si potesse dire che l'hanno venduta per 30 denari macché, becchi e bastonati, con la banca venduta e un pugno di mosche nelle mani.
E dopo la Cassa i' deserto.
Findomestic ai francesi insieme all'Arval. Centrovita Assicurazioni chiusa. Ora si chiude anche il Centro Leasing e il Centro Factoring senza dimenticare la Mercantile in via di lenta estinzione e della Fondiaria.
La storia e l'è vera e se la un fosse, la può passar per vera sol perché, so bene i lucciconi e quanta tosse gli viene a chi è lontan da te... cantava la bambina che voleva mandare un bacione alla sua città.
A me i lucciconi mi vengono a pensare a che città gli si lascia a nostri bambini.
Sicuro che in banca a Firenze e un ci vanno a lavorare!

Oh, fatti e dati riportati in questo strano post son puramente di fantasia; si fa per ridere e sdrammatizzare. Ma ricordate che: Arlecchino si confessò burlando!

Buona notte.

* citazione da Amici Miei Atto Secondo e "cardo" era voluto per enfatizzare il vernacolo.

Fusione! La prima risposta della FALCRI

Ecco il comunicato congiunto con gli amici di Centro Factoring che è già stato inviato ai media. È il primo atto di una serie che vuole portare alla ribalta la nostra vicenda perché se ne discuta e perché i bancari, i nostri clienti, fornitori, i media, la politica non si dimentichino di noi.
Seguiranno ulteriori iniziative di cui vi terrò costantemente aggiornati.

APERTE LE PROCEDURA PER GLI ESUBERI IN CENTRO FACTORING E CENTRO LEASING

CENTRO FACTORING:
A seguito della fusione per incorporazione di Centro Factoring (95 dipendenti) in Mediofactoring (305 dipendenti) è stata aperta una procedura sindacale che comporterà  40 esuberi.
Da un punto di vista sindacale è paradossale dover parlare di “esuberi” in una società che ha chiuso il bilancio 2012 con il miglior risultato della sua storia conseguendo un utile netto d’esercizio di oltre 107 milioni di euro.
E’ paradossale perché anche la società incorporante, Mediofactoring SpA con sede a Milano, ha chiuso il 2012 con un utile netto di oltre 107 mln di euro.
E’ paradossale perché il mercato del factoring è in crescita e altri Gruppi bancari stanno investendo sulle proprie società di factoring, perché le soglie medie di perdite su crediti di prodotto sono inferiori al 1% di gran lunga inferiori da quello conseguite attualmente sul mercato dalle banche.
E’ paradossale perché finora Centro Factoring, non riuscendo a gestire la crescente mole di lavoro è ricorsa a personale esterno, prima interinale ed in outsourcing ed oggi con numerosi colleghi distaccati da Banca CR Firenze.

CENTRO LEASING:
Si prevede per Centro Leasing, , anch’essa come le altre non più “azienda fiorentina”, un’analoga procedura (fusione fra  Centro Leasing, Neos Leasing, Leasint, Mediocredito Italiano) con 155 esuberi.
Occorre ricordare che Centro Leasing, a causa di varie ristrutturazioni (debanchizzazione; soppressione di Centro Leasing Rete; assunzione della governance di maggioranza da parte di CR Firenze prima e di Leasint poi), è passata negli ultimi 5 anni, fra fondo esuberi e ridistribuzione nella rete delle filiali CR Firenze, dagli oltre 300 dipendenti agli attuali 119; da essere la società di riferimento del mercato del leasing in Italia a succursale di Leasint del Gruppo Intesa San Paolo. Quest’ultima ristrutturazione, che segna la morte giuridica di Centro Leasing, minaccia di chiedere ulteriori sacrifici a lavoratori che, per i motivi sopra descritti, già hanno dato tanto in termini di occupazione, salari e diritti.


La FALCRI nell’esprimere la propria sorpresa nel ricevere tali convocazioni, ribadisce il proprio disappunto per l’ennesima negativa conseguenza occupazionale che trova origine nella vendita di Banca CR Firenze al Gruppo Intesa Sanpaolo.
Il contesto dell’ex Gruppo Banca CR Firenze, ha visto prima la chiusura di  Centro Vita Assicurazioni Spa, poi la cessione al Gruppo francese BNP Paribas di Findimestic SpA società leader a livello italiano nel comparto del credito al consumo, e ora sono ricorrenti voci di una vendita di INFOGROUP SPA, altra società del Gruppo che ha sede a Firenze.

In un contesto economico come quello attuale, ci sembra doveroso il coinvolgimento dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, in qualità di azionista di Intesa Sanpaolo, oltre a quello di tutte le istituzioni territoriali competenti.

LA SEGRETERIA REGIONALE FALCRI

Fusione - Parte 3°

Arrivata ieri sera, 28 ottobre 2013, la comunicazione ufficiale dell'avvio della procedura di fusione.
Di seguito riporto, risparmiandovi i motivi ed i tempi, le due parti salienti e più interessanti del documento:

"Dal punto di vista societario,  il Progetto prevede l'esecuzione delle seguenti operazioni:
1 - costituzione del Polo del Leasing già approvata dal Consiglio di Gestione del 12 giugno 2013 e dagli organi deliberanti della società, così articolata:
* Fusione per incorporazione di Neos Finance (al 30.09.3013 n. 27 risorse) in Centro Leasing (al 30.09.2013 n. 119 risorse);
* Fusione per incorporazione di Centro Leasing (post incorporazione di Neos Finance) in Intesa Sanpaolo;
* Conferimento da Intesa Sanpaolo a Leasint (al 30.09.2013 n. 337 risorse) del ramo Leasing riveniente dalla fusione per incorponazione di Centro Leasing.
2 - fusione per incorporazione di Leasint (a valle della costituzione del Polo del Leasing) in Mediocredito Italiano (al 30.09.2013 n. 361 risorse di cui n. 63 distacchi da Intesa Sanpaolo);
3 - acquisizione da parte di Mediocredito Italiano delle partecipazioni in Agriventure attualmente detenute da Intesa Sanpaolo (pari all'80% del capitale) e CR Firenze (pari al 20% del capitale)."


"Le sinergie organizzative e commerciali indotte dall'operazione in argomento comporteranno il necessario consolidamento del Personale in distacco da Intesa Sanpaolo, altrimenti non collocabile nella Società distaccante, ed esuberi pari a circa 155 risorse. Per l'individuazione delle risorse in esubero si opererà sulla base delle esigenze organizzative di copertura del ruolo e delle competenze possedute ritenute necessarie per lo svolgimento delle attività; la gestione degli esuberi si realizzerà mediante il ricorso a tutti gli strumenti di legge e di contratto utili, anche in concorso fra loro."


Quindi la procedura è partita e si dovrà concludere entro il termine di 50 giorni. La richiesta, da parte delle rappresentanze sindacali avvisate, dell'avvio degli incontri che serviranno a definire le ricadute occupazionali delle fusioni, è già partita.
Adesso inizia la vera partita; adesso ci giochiamo il destino dei 155 esuberi e dei lavoratori che rimarranno.
È adesso che dobbiamo essere uniti e lavorare affinché si trovino le soluzioni migliori per tutti.
FALCRI è già all'opera!

venerdì 25 ottobre 2013

La Fusione - Atto 2°

Ecco la risposta al primo quesito del precedente post. Dispiace saperlo dai media, ma così vanno le cose.

APELLO
Per partecipare a pieno titolo alle trattative che precederanno la fusione operativa è necessario che FALCRI Centro Leasing riesca ad istituire una RSA. Mancano pochi iscritti per raggiungere il numero minimo. Iscrivetevi!!!

giovedì 24 ottobre 2013

La Fusione al via.

Come molti, se non tutti, ormai sanno, oggi è stata ufficilizzata la fusione di Neos in Centro Leasing e di Centro Leasing in IntesaSanPaolo, con contestuale cessione di ramo d'azienda in Leasint. Quindi niente di nuovo rispetto a ciò che si aspettava.
Restano due incognite.
1 - Manca all'appello la fusione di Leasint con Mediocredito (avverrà anch'essa entro il fine anno?) Le solite voci bene informate dicono che esiste già il piano industriale di quest'ultima operazione e che sono già stati messi su i nuovi cantieri operativi, quindi sembrerebbe roba di giorni, ma il condizionale è d'obbligo.
2 - Chi, come me, ha avuto l'ardire di leggere le relazioni di CdA, piuttosto che della società di revisione o del Consiglio di Gestione (trovate tutto sul sito internet di Intesasanpaolo, sezione IL GRUPPO in alto, e quindi SALA STAMPA) avrà notato un inciso non molto promettente: "la nuova struttura si svilupperà, per il momento, su tre poli (Milano, Bologna, Firenze)." PER IL MOMENTO (???). Che Dio ce la mandi buona...!
Clicca per ingrandire.

mercoledì 16 ottobre 2013

FINALMENTE!!! Possiamo tornare a gridare...

SCIOPEROOOOO!
Dopo le sollecitazioni, le critiche, i dubbi espressi nei giorni scorsi, qualcosa si è mosso ed i Sindacati hanno capito che il tempo dei giochini è finito. Adesso sta a noi con la nostra partecipazione, far capire ad ABI e aziende, che non siamo disposti a subire ulteriori suprusi mentre "loro" si premiano liquidazioni e bonus milionari.
P.S. - A star zitti ed obbedire, non si ottiene niente!


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martedì 15 ottobre 2013

Il Teatrino – parte 1

Solitamente ABI si prepara alla trattativa per il rinnovo del contratto nazionale esponendo la tragica situazione economica che colpisce il paese, il settore ed il lavoro.

… 100.000 esuberi, uragani, terremoti e poi… poi si guarda cosa il sindacato riesce a trattare
1.      Tramutazione dell'acqua in sangue (Es7,14-25)
2.      Invasione di rane dai corsi d'acqua (Es7,26-8,11)
  1. Invasione di zanzare (Es8,12-15)
  2. Invasione di mosche (Es8,16-28)
  3. Moria del bestiame (Es9,1-7)
  4. Ulcere su animali e umani (Es9,8-12)
  5. Grandine (Es9,13-35)
  6. Invasione di cavallette (Es10,1-20)
  7. Tenebre (Es10,21-29)
  8. Morte dei primogeniti maschi (Es12,29-30)

Sciopero 31 ottobre – Precisazioni e News

Giusto per fare chiarezza sulle mie ultime dichiarazioni sottolineo e ribadisco che lo sciopero del 31 ottobre prossimo è ASSOLUTAMENTE giusto nel merito e quindi altrettanto giusto è ADERIRE (vedi volantino allegato).

Altrettanto non possono e non devono però rimanere inascoltate le richieste e le perplessità dei lavoratori  in merito alle modalità della protesta. Che la protesta ci debba essere è evidente e non controvertibile, ma che si risolva in un giorno di sciopero sic et simpliciter è una follia. Allora, senza ripetersi ulteriormente, mi basta riproporre un passo del post precedente:
“Lo sciopero va bene, ma affiancato da un serio programma di lotta e contestazione che deve comprendere la rottura delle relazioni sindacali, assemblee, manifestazioni, articoli di giornali, interventi su tutti i media, blocco della produzione e chi più ne ha più ne metta (qualcuno ricorda i minatori del Sulcis, tanto per estremizzare).”
E state pur certi che a pensarla così non siamo in pochi… leggete qui sotto:



“Un giorno di sciopero che fa poco male a tutti, lavoratori e aziende; un tavolo delle trattative dove la parte datoriale sparerà a zero; un accordo raggiunto e sottoscritto alle 3 del mattino; i sindacati che si presentano ai lavoratori in azienda magnificando la loro opera di mediazione (oh, capiamoci, di più non si poteva ottenere!!! Il solito ritornello stantio – ndr.); becchi, mazziati e tutti contenti!
Se permettete io non voglio starci a questo gioco e per questo chiedo a TUTTE le sigle sindacali di ripensare i modi ed i tempi della nostra LEGITTIMA protesta.
Si allo sciopero, ma non il 31 ottobre. Oppure, va bene il 31, ma inserito in un più ampio contesto di lotta. In ogni caso: NO AL SOLITO TEATRINO!”

lunedì 7 ottobre 2013

Io sono contro lo sciopero del 31 ottobre!

Ovviamente non nel merito perché di cose per cui protestare ne abbiamo una lista della spesa, non ultima la disdetta sugli accordi per la sicurezza e salute sul lavoro. Né sul metodo anche se, effettivamente, i sindacati dovrebbero chiedersi se al giorno d’oggi lo sciopero è ancora lo strumento di lotta migliore per avanzare le proprie rimostranze all’azienda.

Ma sui modi e tempi dello sciopero non riesco a stare zitto!
In un mondo che già considera i bancari una sorta di casta di privilegiati con 16 mensilità, frutto di memorie ormai soltanto tali, degli anni d’oro (’70-’80); in un mondo completamente cambiato sotto il punto di vista della comunicazione; in un momento che richiede la massima attenzione “politica” nella scelta delle mosse giuste da contrapporre all’arroganza e violenza di aziende e associazioni di categoria che vorrebbero far pagare solamente ai lavoratori il prezzo di una crisi voluta e dovuta ad altri, come si risponde?
Si indice un giorno di sciopero senza prevedere e preventivare altre forme di protesta e lotta, per giovedì 31 ottobre, giusto prima del 1° novembre di festa in modo da poter fare un ponte lungo fino al successivo lunedì.
Le giustificazioni addotte dai sindacati sono che il 31 ottobre lo sciopero avverrà in concomitanza con la “Giornata Mondiale del Risparmio” e che, essendo un giorno prefestivo, aiuterà l’adesione.
Punto primo - ma siamo così sicuri che la gente, intendendo con questo sia i colleghi bancari che il cittadino medio, abbia l’accortezza di apprezzare il fine collegamento fra la giornata di lotta e di giornata di cultura? O forse la gente lo prenderà come i soliti bancari che si fanno un giorno di ponte in più.
Punto secondo - se si teme la bassa adesione ad un giorno di sciopero dopo:
·         la disdetta unilaterale del CCNL
·         la disdetta degli accordi per le RLS (sicurezza e salute sul lavoro)
·         dopo le liquidazioni milionarie ai top manager
·         dopo le disumane pressioni commerciali
·         le continue aggressioni al valore del lavoro
·         la solidarietà obbligatoria
·         gli esuberi dichiarati e minacciati;
allora il problema sta nella comunicazione e nel modo di fare sindacato e non nella scelta di un giorno piuttosto che di un altro. Allora forse il bancario medio non partecipa alla lotta neanche se si applica il calendario Maya. Questo è il vero problema da affrontare.
Lo sciopero va bene, ma affiancato da un serio programma di lotta e contestazione che deve comprendere la rottura delle relazioni sindacali, assemblee, manifestazioni, articoli di giornali, interventi su tutti i media, blocco della produzione e chi più ne ha più ne metta (qualcuno ricorda i minatori del Sulcis, tanto per estremizzare).
 Tutto questo è assente nei proclami dei sindacati, ahimè anche da parte della FALCRI nazionale anche se, a suo merito, con un certo distinguo e tutto questo aumenta il dubbio di molti lavoratori, almeno quelli che parlano con me e che non credo siano una minoranza, che ci si trovi davanti all’ennesimo teatrino.
Un giorno di sciopero che fa poco male a tutti, lavoratori e aziende; un tavolo delle trattative dove la parte datoriale spara a zero; un accordo raggiunto e sottoscritto alle 3 del mattino; i sindacati che si presentano ai lavoratori in assemblea magnificando la loro opera di mediazione (oh, capiamoci, di più non si poteva ottenere!!! Il solito ritornello stantio – ndr.); becchi, mazziati e tutti contenti!
Se permettete io non voglio starci a questo gioco e per questo chiedo a TUTTE le sigle sindacali di ripensare i modi ed i tempi della nostra LEGITTIMA protesta.
Si allo sciopero, ma non il 31 ottobre. Oppure, va bene il 31, ma inserito in un più ampio contesto di lotta. In ogni caso: NO AL SOLITO TEATRINO!

FALCRI - Centro Leasing

giovedì 3 ottobre 2013

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Solidarietà Difensiva - aggiornamento

Adesso ci aspettiamo che, durante la trattativa per il rinnovo del CCNL, qualcuno se ne uscirà dicendo: "In fondo, se in così tanti avete aderito alla Solidarietà Difensiva per 10 giorni, che male può  prevedere qualche altro giorno di solidarietà obbligatoria?"
Si vocifera addirittura che alcuni Direttori del Personale di aziende del Gruppo si siano enormemente meravigliati della grandissima adesione.
Fanno bene ad essere sorpresi, inizialmente lo sono stato anch'io. Poi riflettendo e parlando con i miei colleghi questo evento mi è sembrato meno strano.
Quando non riesci più a riconoscere il tuo lavoro, non ti gratifica, non ti rappresenta, è diventato solo un mezzo di sostentamento ecco che la risposta è servita.
Ho amaramente sorriso alla battuta di un amico e collega di CR Firenze che, parafrasando la pubblicità  di una nota carta di credito, mi diceva: "Poter stare a casa scappando dalla cassa? Non ha prezzo (il 40% dello stipendio - ndr).
Ribadisco: che non si dica che siamo disposti ad accettare la Solidarietà obbligatoria, leggasi, cassa integrazione, confondendo la legittima disaffezione causata da anni di gestioni incompiute (vedi la storia degli ultimi quattro anni di Centro Leasing) per mancanza di voglia di lavorare.
Buona notte.

La giusta risposta!

Devo fare una premessa fondamentale.
Anch'io ritengo, come molti che hanno commentato lo scorso post "Sciopero!!! e non solo." e colleghi con cui ho scambiato due parole, che uno sciopero di un giorno e per giunta il 31 ottobre giusto prima una festività, non sia il modo migliore per dimostrare all'aienda quanto siamo stufi di:
disorganizzazione;
pressioni commerciali fuori controllo;
stipendi milionari per i top manager;
blocco delle carriere;
blocco dell'anzianita,
esuberi;
flessibilità territoriale;
orari prolungati...
Ecco perchè ho scelto il titolo Sciopero!!! E NON SOLO; perchè mi auguro che non di solo quello si tratti. Auspico che non si finisca nel solito teatrino dove le comparse, noi lavoratori, fanno un giorno a casa rimettendoci il giusto e l'azienda altrettanto, per poi rimandare tutto nel chiuso delle stanze delle trattative.
Non è quello che i lavoratori vogliono!
E questa volti si, Signori, è una minaccia all'azienda e ai nostri rappresentanti sindacali delegati. Questa volta vogliamo che tutto avvenga alla luce del sole. Perchè ancora più alta è oggi la posta in palio e più aggressiva appare la categoria dei BANCHIERI.
Altrettanto, e credo veramente di interpretare il pensiero di molti se non di tutti, chiediamo la massima unità fra tutte le sigle sindacali.
FALCRI Centro Leasing non dimentica, a carico e colpa grave delle altre sigle sindacali, la sciagurata accettazione del CCNL (ora disdettato unilateralmente da ABI), come dell'eccessiva morbidezza nei confronti del Protocollo sulla produttività. Ma andiamo avanti, andate avanti.

E chi crede che fare sindacato non sia sinonimo di consociativismo si iscriva alla FALCRI!