mercoledì 29 gennaio 2014

MEDIOCREDITO ITALIANO: MESSINA DICHIARA CHE NON CI SARANNO ESUBERI NEL PIANO INDUSTRIALE! MICHELI CONFERMA LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO! BEST BANK O BANCA SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO?

Quasi non abbiamo avuto il tempo di pubblicizzare il nostro piacevole stupore per la dichiarata inversione di tendenza del Gruppo in merito agli esuberi, che già questa mattina Francesco Micheli, Chief Operating Officer, risponde sulle pagine del Sole 24 ribadendo l’operatività delle procedure di licenziamento collettivo aperte in Mediocredito Italiano, Mediofactoring e Banca Monte Parma per un totale di 238 esuberi.

Ovviamente la cronaca di questa mattina non risponde alle altre nostre domande:
·   La procedura di licenziamento attualmente in corso procederà come previsto e le affermazioni del CEO riguarderanno solo il futuro? (oggi sembrerebbe così – ndr.) Ma allora chiediamo ulteriori delucidazioni sulla disparità di trattamento fra i lavoratori interessati oggi da un licenziamento collettivo e domani da un piano di rilancio dell’azienda; operazioni che in parte si sovrappongono, almeno temporalmente.
·   Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo incontro fra Sindacati e Azienda già fissato per il prossimo 6 febbraio?

E ne fa sorgere di nuove:
·         Qual è il reale atteggiamento della nostra azienda?
·         Dov’è l’unità di intenti che dovrebbe essere il fondamento di questa riorganizzazione?
·        Perché il rilancio dell’azienda deve passare necessariamente da una procedura di licenziamento collettivo?
·         Perché si dipinge un quadro roseo quando si parla agli investitori, e un’ecatombe per i lavoratori?

Unità Sindacale FALCRI SILCEA ribadisce quindi la richiesta di una concreta delucidazione ed una chiara presa di posizione da parte dell’azienda!

I lavoratori tutti sono pronti ad affrontare il nuovo progetto di rilancio della nostra azienda, ma non possono accettare che questo nasca solo sulla loro pelle e ribadiscono la totale contrarietà  all’apertura delle procedure di licenziamento che non possono essere considerate (parole tratte dall’articolo apparso sul Sole 24 Ore – ndr.) semplici “procedure che accompagnano la vita dell’azienda nel suo divenire e nel suo efficientamento.”

Vi aggiorneremo sulle evoluzioni di questa vicenda.

  
Firenze, 29/01/2014                                                                                                        La Segreteria

martedì 28 gennaio 2014

MEDIOCREDITO ITALIANO: MESSINA DICHIARA CHE NON CI SARANNO ESUBERI NEL PIANO INDUSTRIALE!

Apprendiamo con piacere dai media nazionali e riproponiamo prontamente:

"Non ci sarà nessun esubero nel nuovo piano industriale".
“Il Consigliere Delegato Carlo Messina, avvicinato a margine della presentazione del nuovo polo dedicato alla finanza d'impresa del gruppo Intesa-Sanpaolo che farà capo al Mediocredito Italiano, risponde così ai media sulle nuove strategie della prima banca italiana per numero di filiali. Piano industriale che il banchiere presenterà al mercato in primavera.

Tutto ciò, unito alla presentazione del Direttore Generale di MCI Andrea Bressani che afferma la creazione, a regime, di 80 nuovi gestori di Finanza d’Impresa (ad oggi pari a “zero” in organigramma, n.d.r.), rinnova positivamente uno scenario opposto incentrato su di una procedura di licenziamento collettivo attualmente in corso.

Unità Sindacale FALCRI SILCEA chiede quindi una delucidazione ed una chiara presa di posizione da parte dell’azienda!

·         Siamo realmente di fronte ad un inversione di tendenza e non più di esuberi, anzi meglio, di licenziamenti si deve parlare?
·         La procedura di licenziamento attualmente in corso procederà come previsto e le affermazioni del CEO riguarderanno solo il futuro? Ma allora chiediamo ulteriori delucidazioni sulla disparità di trattamento fra i lavoratori interessati oggi da un licenziamento collettivo e domani da un piano di rilancio dell’azienda; operazioni che in parte si sovrappongono, almeno temporalmente.
·         Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo incontro fra Sindacati e Azienda già fissato per il prossimo 6 febbraio?

Dichiarandoci da subito pronti ed interessati ad un nuovo progetto di rilancio di un’azienda leader del settore del mediocredito così come paventato da CEO e DG, non possiamo non aspettarci una decisa chiarificazione che allontani da Mediocredito Italiano, come richiesto dal sindacato sin dall’origine, le conseguenze di un intervento così radicale come un licenziamento collettivo per 153 dipendenti.

Vi aggiorneremo sulle evoluzioni di questa vicenda.

Firenze, 28/01/2014                                                                                                       La Segreteria

venerdì 24 gennaio 2014

PROCEDURE DI LICENZIAMENTO IN MEDIOCREDITO ITALIANO E MEDIOFACTORING! UNISIN RIBADISCE LA PROPRIA POSIZIONE!

Ieri, 23 gennaio, la Delegazione di Unità Sindacale FALCRI SILCEA composta dal Delegato Nazionale per il Gruppo Intesa, alcuni membri del Coordinamento Nazionale oltre alle RSA di Mediocredito Italiano Polo Milano e Polo Firenze e la RSA di Mediofactoring, si è incontrata con i rappresentanti aziendali e di Gruppo per il primo incontro legato alla procedura di licenziamento collettivo ex L. 223/91 in Mediocredito Italiano S.p.A. e Mediofactoring S.p.A.

L’incontro è stato interlocutorio in quanto sono stati affrontati direttamente solo le motivazioni che hanno portato ad un provvedimento così grave come una procedura di licenziamento collettivo. In tale contesto Unità Sindacale FALCRI SILCEA ha ribadito la netta contrarietà ai licenziamenti perché ritenuti semplicemente inaccettabili, nonché la contrarietà a qualsiasi soluzione che penalizzi i lavoratori sia riguardo la loro professionalità sia per l’aspetto salariale.

Per ciò che riguarda Mediocredito Italiano si è confermato che riteniamo inconcepibile che azienda che hanno già subito pesanti ristrutturazioni nel recente passato, siano ancora oggetto di ulteriori riorganizzazioni con tanto di minaccia di licenziamenti. In un tale quadro abbiamo ulteriormente ribadito che le responsabilità delle difficili situazioni, così come rappresentate dall’azienda, vadano ricercate non certo fra i lavoratori, ma sugli organismi amministrativi e manageriali della stessa. Per questo abbiamo chiesto inoltre quali controlli e verifiche, nel corso del tempo, siano state effettuate per evitare situazioni così critiche e delicate.

Per quanto attiene a Mediofactoring si è ribadito che la procedura aperta sui licenziamenti per aziende che hanno maturato profitti fra i più alti del Gruppo e che ricorrono all’esternalizzazione di attività core business appare addirittura assurdo e paradossale.

L’azienda, pur mantenendo ferme le proprie posizioni originarie legate alla procedura di licenziamento, si è resa comunque disponibile ad affrontare in modo specifico il procedimento già dal 6 febbraio prossimo operando una discussione sugli specifici argomenti della stessa (organici, carichi di lavoro, motivazioni, ecc.).

Il numero degli esuberi non può essere determinato secondo un criterio lineare di taglio di costi, le eventuali soluzioni devono rispettare la dignità professionale dei colleghi, evitando penalizzazioni retributive e scelte coercitive.

Unità Sindacale FALCRI SILCEA è ovviamente pronta a controbattere punto su punto le tesi aziendali che vorrebbero, in qualche modo, scaricare sui lavoratori il peso delle loro scelte.

Vi terremo informati sugli sviluppi.

lunedì 20 gennaio 2014

La Famiglia FALCRI Centro leasing cresce ancora!

La famiglia UNISIN FALCRI SILCEA ex (ormai) Centro Leasing cresce ancora.
Benvenuto Michel e grazie per la tua scelta così importante in questa fase della vita delle nostre aziende.
Inutile negarlo... il numero fa la forza!

giovedì 16 gennaio 2014

La resa dei conti!

Carissimi,
ahimè mi ero sbagliato nei confronti dei vertici del nostro sindacato e, colpo ancora più duro per il mio ego, nei confronti degli altri sindacati.
Pensavo che l’azienda non avesse interesse a seguire questa strada ed invece la stessa hainviato la lettera di apertura della trattativa ex L. 223/91.
Nella pratica cosa succede: dall' arrivo uffciale di tale comunicazione, inizieremo ad attendere, a brevissimo, l’apertura della trattativa per discutere di 155 licenziamenti. Una trattativa che parte, bisogna esser precisi, non dalla redistribuzione del personale nel Gruppo, ma realmente da un licenziamento.
Non c’è da drammatizzare la situazione visto che siamo certi dell'interesse dell’azienda a non licenziare, bensì a trovare la soluzione migliore per tutti.
Ma non dobbiamo neanche sdrammatizzare troppo perché sempre di licenziamento collettivo si tratta e ciò ci pone in posizione di particolare debolezza nella trattativa. Ovviamente di fronte alla perdita del posto di lavoro qualsiasi soluzione migliore che lo scongiuri è positiva, ma ciò ci espone ad un’aperta aggressione ai nostri diritti acquisiti.
Giusto quindi stare tranquilli e attendere la lettera per conoscerne i contenuti, ma dobbiamo prepararci anche al peggio.
Per la cronaca: la 223 prevede di per se i meccanismi e le graduatorie per procedere al licenziamento che prevedono l’uscita per prima dei giovani senza carichi familiari, ma è altrettanto vero che, parole di Micheli, l’interesse dell’azienda è quello di “disfarsi” prima dei più anziani. E’ quindi probabile, se non certo, che la procedura si chiuda senza licenziamenti, ma con altre soluzioni fra fondo esubero e ricollocamenti vari, ma capite che in mezzo ci sono mille soluzioni e non tutte gradevoli per noi lavoratori.
Non resta che attendere ed ovviamente, vi terrò aggiornati passo per passo. Altrettanto proseguiremo con il lavoro iniziato con le istituzioni in modo che continuino a stare al nostro fianco durante tutta la trattativa.
Dopo mesi di chiacchiere siamo quindi arrivati alla “resa dei conti” e vedremo di fare la nostra parte.
A presto.

P.S. – Per la cronaca; noi andiamo lì e ascoltiamo cosa propongono per il nostro futuro, ma mica si deve firmare per forza qualsiasi accordo. O buono, o si fa casino!

Ma che fine ha fatto la RSA Falcri Centro Leasing?

Da lunedì 6 gennaio alle 23:32 Unità Sindacale FALCRI SILCEA ha un nuovo iscritto. Si chiama Gregorio ed è piccino, piccino; pesa giusto un po’ meno di 3 chili. Gregorio ha riempito questi giorni di inattività sindacale e con quelli anche il resto della mia vita. Insieme all’altro mio gioiello, sono la forza che mi spinge a cercare un mondo migliore… e scusate se è poco.

Giustificato il mio silenzio, per fortuna Unisin non è solo il Basagni e quindi il lavoro iniziato con le istituzioni è proseguito con l’incontro del 9 gennaio con l’Assessore al Lavoro della Regione Toscana. L’incontro è stato sicuramente positivo riscuotendo l’interessamento ed il sostegno dell’assessore ed ha prodotto il seguente Comunicato Stampa della Regione:

Regione ToscanaVERTENZA EX CENTRO LEASING E FACTORINGL'assessore regionale Simoncini incontra i rappresentanti sindacali
L'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha incontrato oggi le Rsa, del sindacato Falcri Silcea, delle società ex Centro leasing ed ex Centro factoring spa, le due realtà fiorentine che operano nei servizi bancari, oggi interessate da un processo di riorganizzazione seguito alla fusione fra Cassa di risparmio di Firenze e Banca Intesa. Al centro dell'incontro, i problemi legati alla ristrutturazione del gruppo, che ha visto l'inglobazione delle due società in altri due gruppi a livello nazionale, e le preoccupazioni, manifestate dai sindacati, per il rischio di numerosi esuberi, circa 200, già dichiarati a livello nazionale, parte dei quali potrebbero riguardare le due sedi fiorentine.

L'assessore Simoncini ha preso atto dei problemi illustrati dai lavoratori, condividendo le preoccupazioni per le ricadute negative del processo di ristrutturazione e la permanenza delle due realtà sul territorio fiorentino e toscano. In particolare, Simoncini ha auspicato una rapida ripresa delle relazioni sindacali, con l'obiettivo di trovare soluzioni per la salvaguardia delle funzioni svolte dalle due società sul territorio toscano e dei posti di lavoro. Se necessario, all'indomani del previsto incontro fra sindacati e azienda, il tavolo regionale potrà essere riconvocato.

"La Regione - ha concluso Simoncini - segue con attenzione le vicende del mondo creditizio, interessato anche in Toscana da gravi problemi legati alla difficile congiuntura economico-finanziaria. In questo quadro, qualche settimana fa, ho incontrato tutti i sindacati del settore per una riflessione comune sulle difficoltà in atto e ho scritto al presidente di Abi e al ministro Zanonato".
A questo si possono aggiungere alcune nuove uscite sui quotidiani locali oltre ad alcuni interventi di alcuni Gruppi Consiliare in Regione.
Insomma continuiamo a lavorare e oggi ancor di più vista l’evoluzione dei fatti (vi invito a leggere il prossimo fondamentale post).

saluti

venerdì 3 gennaio 2014

Chi bene inizia, è a metà dell’opera.

Passi il Lync che non funziona e nessuno che spieghi come farlo ripartire; passi lo smarrimento diffuso negli  uffici; passino tutti i piccoli disagi previsti e prevedibili.
Passi pure il cambio di orario di lavoro scoperto per “caso” con la nuova pausa pranzo “dal tocco alle due” (come si dice a Firenze), ma scoprire di essere stati assegnati ad un nuovo ufficio leggendo la nuova rubrica telefonica è forse veramente troppo (non è successo a me per la cronaca).
E adesso che non ci si sprechi a dire (dirigenti e colleghi) che tanto non conta niente, che tanto tutto è in movimento, che a breve tutto dovrà ricambiare, perché sarebbe un dramma il contrario e non credo che nessuno pensi diversamente. E’ evidente come ci si trovi davanti ad un semplice punto di partenza, ancora lontano dalla linea del traguardo.
Siamo semplicemente di fronte quindi e direi come alle solite, a denunciare la mancanza di informazione, di formazione, di tatto e sensibilità nei confronti di chi vorrebbe semplicemente fare il suo dovere lavorando.
Purtroppo per il momento sembra che valga la regola: cambia il nome, ma non l’azienda.
Ci auguriamo che si inizino a dipanare i dubbi che ci portiamo dietro da ormai troppo tempo, insomma…
ma ce lo volete far sapere di che morte si deve morire!

P.S. – L’attività di Unità Sindacale FALCRI SILCEA non si ferma ovviamente. Per il 9 gennaio è fissato un incontro con l’Assessore al Lavoro della Regione Toscana dove faremo il punto della situazione sull’unità di crisi che abbiamo richiesto venga istituita a tutela dei lavoratori ex Centro Leasing ed ex Centro Factoring.