martedì 23 settembre 2014

Chi tace acconsente!... o non dice niente (?!?) – L’affaire “Auto ad Uso Promiscuo”


Per sommi capi; a fine luglio i colleghi che erano destinatari di auto aziendale ad uso promiscuo (nella maggioranza dei casi, colleghi del settore commerciale), si sono visti togliere l’auto per disposizione irrevocabile dell’azienda.

Scelta legittima, seppur discutibile, demandata alla discrezionalità della stessa.

In molti si sono domandati come può un commerciale con ampie zone territoriali di intervento ad operare senza auto, ma sicuramente questa è una questione che rientra pienamente nel perimetro discrezionale dell’imprenditore e quindi sarà “lui” a trovare le migliori soluzioni per dotare i propri lavoratori dei giusti strumenti per operare nel migliore dei modi.

Ma la questione più stringente riguardava un altro aspetto del problema ed attiene maggiormente al piano dei diritti dei lavoratori, lavoratori spossessati di un benefit, appunto l’auto ad uso promiscuo, senza la previsione di alcuna contropartita.

Unità Sindacale FALCRI SILCEA, ha presentato formalmente una richiesta di informazioni al riguardo già a fine giugno, questa seguita da una similare richiesta di informazioni da parte della quasi totalità dei colleghi interessati da tale intervento, ai primi di agosto. Stessa domanda è pervenuta anche dalla Dircredito.

Domandare è lecito, si dice, e rispondere è cortesia.

Nessuno pretende una risposta immediata, anzi. La questione è talmente spinosa e controversa (non per Unità Sindacale che da subito ha ritenuto la questione una violazione dei diritti dei lavoratori) che probabilmente è un bene che venga affrontata con calma ed attenzione.

Peraltro il fatto che sia trascorso così tanto tempo fra la richiesta di informazioni e la mancata risposta da parte dell’azienda, fa trapelare una certa difficoltà a sostenere a mani basse la posizione di chiusura espressa, a parole e non in via ufficiale, dalla stessa.

Noi restiamo in attesa delle determinazioni della Capo Gruppo Intesa Sanpaolo, ma non ci scordiamo che anche in questo caso, sono in ballo i diritti dei lavoratori.

Continueremo quindi la nostra azione di pressione affinché siano approntate tutte le azioni necessarie alla tutela degli stessi.

In attesa di nuove!

23/09/2014  La Segreteria

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