In Giappone arriva il robot
per gestire i clienti allo sportello della banca
Nao, alto 58 centimetri e poliglotta, debutterà in
aprile in una filiale del gruppo finanziario Mitsubishi UFJ, il maggiore del
Sol Levante. Il caso della Nestlé
di Giuliana Ferraino
Un robot per
occuparsi dei clienti in banca. Succede in Giappone, dove il maggiore istituto
di credito si prepara a introdurre automi dal tocco umano per gestire la
clientela allo sportello. Nao è altro 58 centimetri, pesa 5,4 chili e parla
diverse lingue: ad aprile debutterà in una filiale del gruppo finanziario
giapponese Mitsubishi UFJ, il maggiore del sol Levante. Se l’esperimento avrà
successo, Nao, che è stato sviluppato dalla società francese Aldebaran
Robotics, controllata dal gigante giapponese delle telecomunicazioni Softbank,
nei prossimi mesi sarà affiancato da altri robot in altre filiali. In un
settore, quello dei bancari, già messo sotto pressione dalla concorrenza di
Internet, forse non è una buona notizia. Ma l’esperimento di sicuro apre le
porte a nuove prospettive.
E Nestlé impiegherà Pepper per fare il caffé
«Salve e
benvenuti. Vi posso spiegare come cambiare valuta, aprire un conto in banca,
fare un prelievo con il bancomat o mandare soldi all’estero. Che cosa
scegliete?», ha detto Nao durante la presentazione questa settimana a Tokio. Ma
Mitsubishi non è l’unico gruppo a investire sui robot. La filiale giapponese di
Nestlé, ad esempio, progetta di impiegare il robot Pepper, un’altra macchina
umanoide sviluppata da Aldebaran, per servire il caffé alle sue macchinette in
un migliaio dei suoi corner entro la fine dell’anno. Prepariamoci.
Nessun commento:
Posta un commento