In data 20 aprile 2015 si è tenuto
l’incontro relativo alla procedura di trasferimento di rami d’azienda, inserita
nel più ampio progetto “Capital Light Bank”, riconducibili al portafoglio dei
crediti in sofferenza a medio-lungo termine e leasing.
La procedura era stata avviata da
Capogruppo con lettera del 6 marzo 2015 nonostante la fase di blocco delle relazioni
sindacali, ma il raggiungimento della sottoscrizione dell’ipotesi di Accordo
per il rinnovo del CCNL, siglato il 31 marzo scorso, ha reso possibile l’incontro
essenziale per la regolamentazione di questa importante ristrutturazione
aziendale.
L’azienda ha confermato e ribadito
che l’operazione di cessione è infragruppo
ed ha escluso qualsivoglia tensione occupazionale. I rapporti di lavoro
proseguiranno quindi senza soluzione di continuità con l’applicazione delle
norme e dei trattamenti riconosciuti e vigenti ad oggi per tutte le aziende del
Gruppo ISP (previdenza integrativa, assistenza sanitaria, part-time, ferie e
permessi, ecc.).
La nostra Rappresentanza Sindacale
ha evidenziato alcune criticità dell’operazione soprattutto in relazione alla
cessione a Provis delle sofferenze di pertinenza del settore leasing per la
quale l’Azienda ha previsto, oltre la cessione delle attività, anche il
conseguente trasferimento di 63 lavoratori.
A seguito delle perplessità
espresse dalla nostra Delegazione Sindacale, l’Azienda, confermando l’armonizzazione
della nuova società Provis alle regole e tutele del Gruppo, ha altresì chiarito
che l’operazione prevede la cessione della titolarità delle sofferenze maturate
al 30 giugno 2014, ma altresì l’affido in service a Provis della gestione dei
crediti in sofferenza maturate dal 1 luglio 2014, assicurando così una
continuità lavorativa al personale ceduto. L’Azienda ha inoltre ribadito che,
nel momento in cui si dovessero presentarsi scenari economici diversi dell’attuale
che possano influenzare i presenti impegni, saranno affrontati nel solco della
prassi e delle consuetudini già praticate nel Gruppo.
Sulla base dei chiarimenti
ricevuti dalla Capogruppo e dalle indicazioni previste nell’accordo, le RSA di
Milano in sintonia con le Delegazioni Trattanti (tutte le sigle), hanno
ritenuto di sottoscrivere l’accordo che dà maggiore tutela ai colleghi
interessati dalla cessione.
L’accordo non è stato sottoscritto dalle RSA di
Firenze che vogliono evidenziare così il permanere del timore per i lavoratori
di Firenze interessati dall’operazione, riguardo il mantenimento delle loro
attività anche oltre il piano industriale 2014-17 e anche di fronte a possibili
futuri nuovi scenari economici che influenzino il settore delle sofferenze
bancarie.
Firenze, 21/04/2015 RSA Unità Sindacale FALCRI –
SILCEA (Mediocredito Italiano S.p.A.)
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