venerdì 27 marzo 2015

Ricevuto da un ANONIMO!

Non siamo soliti pubblicare pezzi anonimi, ma sul rinnovo del CCNL ne arriva molto di materiale e, per la seconda volta e ritenendolo degno di nota, lo condividiamo nel blog. A voi ogni giudizio, ma secondo noi qualche fondo di verità ci può essere... buona  lettura.


CONTRATTO NAZIONALE: SOLITO TEATRINO?

 

Ci vorremmo sbagliare ma tutta questa manfrina fatta da improvvisi strappi e tanto altrettanto strabilianti ricuciture ci lascia alquanto perplessi.

 

Sono alcuni giorni che ci viene  raccontato di trattative per il rinnovo contrattuale altalenanti; un giorno tutto fila liscio e il giorno successivo tutto ritorna in alto mare.

Solo tre giorni fa, abbiamo assistito a dichiarazioni di fuoco di parte sindacale, con tanto di rottura delle trattative e, scoppio finale, con due giorni di sciopero, che già ieri l’ABI si è affrettata a convocare una riunione, guarda caso proprio il  31 marzo (anticipata oggi al 30 ndr.), e gli stessi “inviperiti” sindacati pronti di  corsa ad accettare.

Raccontato così ha dell’incredibile quasi del burlesco.

Andiamo per ordine: ciò che pare abbia fatto traboccare il vaso della pazienza sindacale sembra sia stata la pretesa dell’ABI di concedere 80 euro di aumenti (che poi non si tratterebbe nemmeno di aumenti, ma semplice riallineamento all’inflazione) comprensivi di tagli agli scatti di anzianità.

A quel punto il tavolone sindacale si sarebbe ribellato, avrebbe “rotto le trattative” e chiamato alla guerra santa i lavoratori.

La rabbia sindacale è stata rappresentata anche sulla stampa con dichiarazioni di fuoco, poi invero  più tiepide  fino al momento del vero e proprio miracolo, della riconvocazione dell’ABI proprio il 31 marzo, guarda caso ultimo giorno di valenza contrattuale, e la relativa corsa da veri centometristi (Bolt in confronto è un lento) dei sindacati ad accettare, (verrebbe da dire che quando il padrone chiama…).

QUINDI QUELLO CHE SEMBRAVA IMPOSSIBILE E’ DIVENTATO CONCRETO E SOLO IN POCHE ORE! E POI SI DICE CHE I MIRACOLI NON ESISTONO!

 

Noi ovviamente non sappiamo come andrà a finire, ma certo se ci ricordiamo come è andata negli ultimi rinnovi contrattuali, che si è passati in due giorni da litigate furibonde a spettacolari inversioni  con tanto di improvvise quanto improvvide firme di accordi, rimaniamo con i piedi ben piantati per terra e attentissimi a quello che succederà.

Anche la data scelta, ultimo giorno di valenza contrattuale la dice lunga. Se ben ricordate è stato il solito uggioso ritornello sindacale degli ultimi rovinosi rinnovi contrattuali:  non si può mica rimanere senza contratto! Eppure nei precedenti trenta anni di rinnovi contrattuali, il problema non si è mai posto, e comunque c’è da chiedersi perché non anticipiamo le trattative nei giusti tempi?!

 

Nel frattempo proprio per fugare ogni dubbio e cattivi pensieri, riteniamo che il sindacato abbia solo due cose da fare:

. trattare sulla piattaforma sindacale approvata nelle assemblee dalle lavoratrici e dai lavoratori, e non adeguarsi a quella dell’Abi,

. prima di apporre qualsiasi firma tornare dai lavoratori e sentire il loro preventivo parere.

QUESTA SI CHIAMA TRASPARENZA.

 

Roma 27 marzo 2015

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