martedì 28 gennaio 2014

MEDIOCREDITO ITALIANO: MESSINA DICHIARA CHE NON CI SARANNO ESUBERI NEL PIANO INDUSTRIALE!

Apprendiamo con piacere dai media nazionali e riproponiamo prontamente:

"Non ci sarà nessun esubero nel nuovo piano industriale".
“Il Consigliere Delegato Carlo Messina, avvicinato a margine della presentazione del nuovo polo dedicato alla finanza d'impresa del gruppo Intesa-Sanpaolo che farà capo al Mediocredito Italiano, risponde così ai media sulle nuove strategie della prima banca italiana per numero di filiali. Piano industriale che il banchiere presenterà al mercato in primavera.

Tutto ciò, unito alla presentazione del Direttore Generale di MCI Andrea Bressani che afferma la creazione, a regime, di 80 nuovi gestori di Finanza d’Impresa (ad oggi pari a “zero” in organigramma, n.d.r.), rinnova positivamente uno scenario opposto incentrato su di una procedura di licenziamento collettivo attualmente in corso.

Unità Sindacale FALCRI SILCEA chiede quindi una delucidazione ed una chiara presa di posizione da parte dell’azienda!

·         Siamo realmente di fronte ad un inversione di tendenza e non più di esuberi, anzi meglio, di licenziamenti si deve parlare?
·         La procedura di licenziamento attualmente in corso procederà come previsto e le affermazioni del CEO riguarderanno solo il futuro? Ma allora chiediamo ulteriori delucidazioni sulla disparità di trattamento fra i lavoratori interessati oggi da un licenziamento collettivo e domani da un piano di rilancio dell’azienda; operazioni che in parte si sovrappongono, almeno temporalmente.
·         Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo incontro fra Sindacati e Azienda già fissato per il prossimo 6 febbraio?

Dichiarandoci da subito pronti ed interessati ad un nuovo progetto di rilancio di un’azienda leader del settore del mediocredito così come paventato da CEO e DG, non possiamo non aspettarci una decisa chiarificazione che allontani da Mediocredito Italiano, come richiesto dal sindacato sin dall’origine, le conseguenze di un intervento così radicale come un licenziamento collettivo per 153 dipendenti.

Vi aggiorneremo sulle evoluzioni di questa vicenda.

Firenze, 28/01/2014                                                                                                       La Segreteria

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