Così si usava dire nella campagna toscana terminata la compravendita di appezzamento di terreno.
Il compratore prendeva tutto così com’era: coltivato o non coltivato, con l’erbaccia o con l’erba buona, arato o non arato, da dissodare o già morbido. Ovviamente, il più delle volte, “a lascia podere”, portava in se il fatto che il vecchio proprietario vendeva il campo così com’era: cioè ABBANDONATO!
“A lascia podere” è un po’ come ci sentiamo oggi noi di Mediocredito Italiano – Polo Firenze. Abbandonati ad un destino sconosciuto e sicuramente incerto.
Si moltiplicano le denuncia da parte di interi settori dell’azienda per l’enorme mole di lavoro addossato sui colleghi, tanti uffici da non poter farne neanche un elenco. I sistemi informatici che non aiutano e la generale disorganizzazione, oltre a chi vorrebbe pressare per aumentare la produttività, lasciano il Polo Firenze in una condizione di totale incapacità produttiva.
IL CAOS!
Tutto questo rischia di vanificare quanto di buono è stato raggiunto con i recenti accordi, condivisi con l’azienda, in merito alle procedure di licenziamento collettivo e rende l’ambiente di lavoro difficile e quasi ingestibile se non grazie all’impegno quotidiano di tutti i colleghi che, nonostante le evidenti difficoltà sopra riportate, continuano nel loro costante lavoro quotidiano.
Unità Sindacale FALCRI – SILCEA denuncia tale condizione vissuta dai colleghi fiorentini nella speranza che la Direzione Aziendale intraprenda le opportune azioni organizzative tendenti a riportare le condizioni lavorative ad una posizione, se non di normalità e piena produttività, quanto meno ad una situazione gestibile.
Tutto in attesa delle prossime ristrutturazioni già presentate dalla capo Gruppo e su cui continueremo la nostra opera di vigilanza e verifica affinché i lavoratori siano messi nella condizione di svolgere al meglio i propri compiti in un ambiante di lavoro sano e realmente produttivo.
20/03/2014 La segreteria
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