Lo so, lo so, oggi è mercoledì e la rubrica esce il venerdì. Colpa del blogger che va in vacanza per un giorno e allora nel dubbio di non poter lavorare in tranquillità da fuori, si porta avanti col lavoro.
Quest’oggi la rubrica si occupa di un po’ di addii o forse arrivederci, chissà. Vari colleghi che ne avevano fatto richiesta, e non, sono in rampa di lancio per iniziare una nuova esperienza all’interno del nostro Gruppo. Resta un po’ di malinconia per gli amici che si allontanano, per un gruppo sempre più sparuto di superstiti che resta, per la sensazione che diventa realtà di un’azienda morta e sostituita da un’altra "diversa". Ma basta piangere sul latte versato; i se ed i ma, son patrimonio dei bischeri si dice a Firenze.
Un caloroso in bocca a lupo ai nostri amici e niente più.
E mi piace sottolineare un paio di aspetti: prima di tutto fra i colleghi in partenza ce ne sono vari iscritti al nostro sindacato. Sono felice per loro se loro stessi sono felici della scelta fatta e ricordo a tutti che, per coloro che vanno in CR Firenze l’associazione FALCRI di riferimento non cambia e quindi se hanno bisogno non esitino a contattarmi. Per chi è destinato ad altra azienda del Gruppo lo stesso; contattatemi quando volete e potete e vedrò di muovermi con i colleghi delle associazioni FALCRI di riferimento.
Infine permettetemi una citazione che serva a spiegazione della mia idea di sindacato. Citando Gesù: (oggi volo basso come avrete capito) “Date a Cesare quel che è di Cesare”.
Ossia: se l’azienda fa le cose per bene, come mi sembra abbia fatto con i trasferimenti dei colleghi (con tutte le dovute particolarità, ma mi sento di parlare per i colleghi che ho potuto seguire personalmente e vi prego di farmi sapere se ci sono casi contrari), il sindacato sta con l’azienda! Se l’azienda non fa le cose perbene (scegliete un post del passato e qualche esempio lo troverete) il sindacato non sta e non deve stare con l’azienda. SEMPLICISSIMO!