martedì 29 ottobre 2013

Fusione! La prima risposta della FALCRI

Ecco il comunicato congiunto con gli amici di Centro Factoring che è già stato inviato ai media. È il primo atto di una serie che vuole portare alla ribalta la nostra vicenda perché se ne discuta e perché i bancari, i nostri clienti, fornitori, i media, la politica non si dimentichino di noi.
Seguiranno ulteriori iniziative di cui vi terrò costantemente aggiornati.

APERTE LE PROCEDURA PER GLI ESUBERI IN CENTRO FACTORING E CENTRO LEASING

CENTRO FACTORING:
A seguito della fusione per incorporazione di Centro Factoring (95 dipendenti) in Mediofactoring (305 dipendenti) è stata aperta una procedura sindacale che comporterà  40 esuberi.
Da un punto di vista sindacale è paradossale dover parlare di “esuberi” in una società che ha chiuso il bilancio 2012 con il miglior risultato della sua storia conseguendo un utile netto d’esercizio di oltre 107 milioni di euro.
E’ paradossale perché anche la società incorporante, Mediofactoring SpA con sede a Milano, ha chiuso il 2012 con un utile netto di oltre 107 mln di euro.
E’ paradossale perché il mercato del factoring è in crescita e altri Gruppi bancari stanno investendo sulle proprie società di factoring, perché le soglie medie di perdite su crediti di prodotto sono inferiori al 1% di gran lunga inferiori da quello conseguite attualmente sul mercato dalle banche.
E’ paradossale perché finora Centro Factoring, non riuscendo a gestire la crescente mole di lavoro è ricorsa a personale esterno, prima interinale ed in outsourcing ed oggi con numerosi colleghi distaccati da Banca CR Firenze.

CENTRO LEASING:
Si prevede per Centro Leasing, , anch’essa come le altre non più “azienda fiorentina”, un’analoga procedura (fusione fra  Centro Leasing, Neos Leasing, Leasint, Mediocredito Italiano) con 155 esuberi.
Occorre ricordare che Centro Leasing, a causa di varie ristrutturazioni (debanchizzazione; soppressione di Centro Leasing Rete; assunzione della governance di maggioranza da parte di CR Firenze prima e di Leasint poi), è passata negli ultimi 5 anni, fra fondo esuberi e ridistribuzione nella rete delle filiali CR Firenze, dagli oltre 300 dipendenti agli attuali 119; da essere la società di riferimento del mercato del leasing in Italia a succursale di Leasint del Gruppo Intesa San Paolo. Quest’ultima ristrutturazione, che segna la morte giuridica di Centro Leasing, minaccia di chiedere ulteriori sacrifici a lavoratori che, per i motivi sopra descritti, già hanno dato tanto in termini di occupazione, salari e diritti.


La FALCRI nell’esprimere la propria sorpresa nel ricevere tali convocazioni, ribadisce il proprio disappunto per l’ennesima negativa conseguenza occupazionale che trova origine nella vendita di Banca CR Firenze al Gruppo Intesa Sanpaolo.
Il contesto dell’ex Gruppo Banca CR Firenze, ha visto prima la chiusura di  Centro Vita Assicurazioni Spa, poi la cessione al Gruppo francese BNP Paribas di Findimestic SpA società leader a livello italiano nel comparto del credito al consumo, e ora sono ricorrenti voci di una vendita di INFOGROUP SPA, altra società del Gruppo che ha sede a Firenze.

In un contesto economico come quello attuale, ci sembra doveroso il coinvolgimento dell’Ente Cassa di risparmio di Firenze, in qualità di azionista di Intesa Sanpaolo, oltre a quello di tutte le istituzioni territoriali competenti.

LA SEGRETERIA REGIONALE FALCRI

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