venerdì 30 maggio 2014

Pensieri e parol...acce! - Episodio 7

Amarcord o Amari Ricordi?

“Mi fermo un secondo.
E’ quasi estate, fa caldo ed ho sete. Vado a bere al distributore accanto alla stampante. Acqua fresca o temperatura ambiente e speriamo che non siano finiti i bicchieri…”.
Mi sveglio, manca poco all’inizio della giornata, era un sogno ma ho sete per davvero; mi dovrò accontentare della cucina di casa mia.
Anzi.
Da oggi mi dovrò comunque accontentare dell’acqua della mia borraccia o di una bottiglietta portata da casa perché i tempi in cui l’azienda mi metteva gratuitamente a disposizione l’acqua da bere sono finiti. E con questo son finite la mensa, i ticket da 6.50 euro, il contributo per l’asilo nido, i permessi retribuiti per visita medica, il VAP equivalente o superiore ad una quattordicesima, le auto ai commerciali…
e chi più ne ha, più ne metta.

Un’azienda che ha perduto il “principio dell’investire per crescere” a favore del solo “principio del controllo dei costi” a scapito di organizzazione, sviluppo e incentivazione.

Gli esempi si sprecano:

Pensiamo al VAP e a quanto è diminuito nel tempo, fino all’ultimo tragico accordo dove il premio si dimezza ulteriormente e viene, per i prossimi due anni, sostituito (anticipato dice l’azienda – ndr.) da un sistema di azionariato diffuso fra i più complessi della storia della finanza strutturata (invito tutti a rileggere i precedenti post al riguardo e le circolari esplicative del nostro sindacato).

O pensiamo alle auto ad uso promiscuo tolte ai colleghi commerciali. Ma i colleghi che coprono un vasto territorio come riusciranno a soddisfare le esigenze della clientela? Faranno i turni per utilizzare i pochi mezzi rimasti?” Senza togliere il risvolto puramente economico di vedersi tolto un benefit senza la restituzione, da parte dell’azienda, di un valido emolumento a sua compensazione.

Sicuramente l’azienda riuscirà ad approntare le dovute riorganizzazioni strutturali per metterci tutti in condizione di poter continuare a svolgere, CON SODDISFAZIONE E AL MEGLIO, il proprio lavoro. Ma certo dovranno essere soluzioni certe, concrete e idonee.
Sicuramente ci dovrà essere un’inversione di principio.

Al riguardo Unità Sindacale FALCRI – SILCEA, si impegna a verificare e vigilare perché l’azienda risponda ai criteri sopra citati.
La prima scadenza al riguardo tutti la conosciamo; si chiama RINNOVO DEL CCNL!

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Firenze, 29/05/2014                                   La Segreteria

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